Kâma-Kâla: Éros e Thánatos ovvero il motivo ierogamico Il presente scritto di Giuseppe Acerbi, diviso in due parti per la sua lunghezza, apparve sul numero 11 (Autunno-Inverno 1996/1997) e sul numero 14 (Estate 1998) di Heliodromos, aprendo così la sua collaborazione con la nostra rivista. Lo proponiamo adesso in questa sede, per mantenere l’impegno preso con i nostri lettori di riproporre i testi del compianto Giuseppe, il cui valore e le cui smisurate conoscenze risaltano, qualora ce ne fosse bisogno, in maniera evidente dal testo qui presentato. A costo di smentire il titolo del soggetto richiesto in un seminario indiano su Kâma as a Human goal in Ancient India (tenutosi a Thane, presso Bombay, nell’aprile del ’93), al quale tuttavia codesto scritto si era in origine indirettamente ispirato, occorre invero dire che la sessualità nell’antichità indiana non poteva essere in alcun modo concepita semplicemente come meta umana. La concezione del sesso quale meta umana, cioè terrena (cfr. in latino la relazione fra l’a.m. hûm-ân-us= “umano” ed il s.n. hum-us= “terra” (1), è assolutamente moderna, tanto in Oriente quanto in Occidente. - Artículo*: - Más info en psico@mijasnatural.com / 607725547 MENADEL Psicología Clínica y Transpersonal Tradicional (Pneumatología) en Mijas Pueblo (MIJAS NATURAL) *No suscribimos necesariamente las opiniones o artículos aquí enlazados
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