Le possibilità inerenti alla condizione del “sogno” sono ben note nelle civiltà tradizionali (si veda ad esempio il testo biblico) prima che i moderni riducessero anche questo aspetto dell’esperienza umana a mero riflesso della biologia. Discutendo di recenti con alcune persone riguardo alcune esperienze di sogni apparentemente “sorprendenti”, abbiamo ritenuto utile buttare giù questo piccolo (e tutt’altro che completo) appunto sulla realtà dello “stato di sogno” e su alcune “possibilità” che in esso si manifestano. Per capire la realtà del sogno, é necessario innanzitutto distinguere lo stato di “sonno profondo” (dove l’essere è riassorbito in uno stato che non ha più alcun collegamento con la coscienza individuale – stato di cui non ci occuperemo in questa sede) da quello di “sogno” propriamente detto. In senso stretto, il sogno è in realtà lo stato in cui l’essere – abbandonata ma non del tutto la manifestazione grossolana e corporea (permane infatti quella che la Bibbia chiama la “corda aurea” che collega anima e corpo) – si ritrova nella dimensione psichica, animica e sottile. La complessità dello stato sottile o animico é tale che non può in alcun modo essere affrontata in questa sede (Cfr. René Guenon, L’uomo e il suo divenire secondo il Vedanta, Cap. XIII); ma proprio tale complessità rende ragione dell’immensa vastità e della differente natura di ciò che, nel linguaggio profano, è semplicemente definito come “sogno”. Naturalmente, bisogna prendere da subito atto che il 90% dei sogni di un individuo comune non sono altro che proiezioni distorte della coscienza di veglia, quando non vere e proprie intromissioni infere (alcuni incubi “lucidi” rendono bene l’idea di ciò). Ma la realtà onirica è ben lungi dal ridursi solo a questo. Innanzitutto, l’essere riassorbiti nello “stato sottile” che la condizione di sogno implica, rappresenta pur sempre – e almeno in una certa misura – un affrancamento dai limiti corporei: per questa ragione, in tale modalità, “può capitare” anche involontariamente che l’essere “spazi” in condizioni e “luoghi” (intendendo il termine in senso simbolico) normalmente preclusi nello stato di veglia. Questo spiega come sia possibile, in alcuni casi, entrare (letteralmente) in sogni altrui o “incontrare” individui viventi (evento che può avvenire involontariamente o …volontariamente, qual’ora l’individuo abbia sviluppato determinate possibilità sottili); percepire o “vedere” possibilità della propria esistenza che avrebbero potuto realizzarsi o che si realizzeranno dopo la morte o percepire eventi futuri (la chiaroveggenza, in realtà, NON è affatto un “vedere il futuro”, ma un vedere le possibilità che in futuro si potranno realizzare – ma anche non realizzare – a partire da una condizione di “atemporalità” nella quale non esiste più un “prima” e un “dopo”). Ancor più interessante è l’analogia tra il SOGNO E LA MORTE (non è solo una “metafora poetica”, come immaginano gli esegeti profani, l’espressione del Cristo che indica i morti come “addormentati”). Immediatamente dopo il trapasso, infatti, la maggior parte degli individui giungono proprio in quella dimensione intermedia (l’Ade o lo Sheol degli antichi o della Bibbia) che è propriamente lo stato sottile (Taijasa nella Tradizione Indù). Questo, per inciso, implica anche che certi “incontri” con individui trapassati che possono avvenire in sogno siano (a volte) cose molto più “reali” di quanto si immagini (come testimoniato in tutte le Tradizioni spirituali – Cfr. I Racconti del Pellegrino Russo…), proprio perché la comunicazione tra due esseri è possibile solo ritrovandosi in uno stesso stato o modalità. Non è un caso che nella tradizione classica le Due Porte dei sogni fossero collocate proprio …all’ingresso dell’Ade. E infine, più importante di tutti, sono i sogni dove intervengono INFLUSSI SPIRITUALI, angelici o divini, di cui le Tradizioni religiose sono ricchissime. Tali sogni sono inequivocabili e non è affatto possibile confonderli con altre esperienze. Possono accadere anche una volta sola in tutta l’esistenza ma, se giustamente intesi, possono cambiare l’esistenza (e, da questo punto di vista, la vita di molti Santi offre esempi davvero straordinari. ————————————————————————————————————————————- P.s. Tali riflessioni, per quanto brevi, dovrebbero anche indurre i lettori a comprendere quale importanza possa avere la pratica della Preghiera serale, in prossimità di quella “piccola morte” che é, a tutti gli effetti, l’ingresso nella dimensione onirica… - Artículo*: Gianluca Marletta - Más info en psico@mijasnatural.com / 607725547 MENADEL Psicología Clínica y Transpersonal Tradicional (Pneumatología) en Mijas Pueblo (MIJAS NATURAL) *No suscribimos necesariamente las opiniones o artículos aquí enlazados
SULLO “STATO DI SOGNO” E (ALCUNE) SUE POSSIBILITA’ 0 By Gianluca Marletta on 31 agosto 2019 Metafisica tradizionale, Religione Le possibilità inerenti alla condizione del “sogno” sono ben note nelle civiltà tradizionali (si veda ad esempio il testo biblico) prima che i moderni riducesser...
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