A seguito dell’emergenza pandemica scoppiata nel marzo 2020 le nostre abitudini e il nostro modo di vivere hanno subito cambiamenti inimmaginabili fino al giorno prima, al punto di dover mettere in discussione ogni precedente normalità. Tutti siamo stati costretti a rimodulare le nostre azioni quotidiane ed ogni attività personale militante e culturale. Lo stesso è accaduto al nostro amico Antonio Medrano, che prima teneva regolari incontri settimanali presso un centro culturale di Madrid, esponendo i principi e gli insegnamenti della dottrina tradizionale ad un pubblico attento e numeroso; e che per via delle chiusure e limitazioni negli spostamenti si è visto costretto a ripiegare su incontri a distanza tramite una piattaforma digitale, provando a garantire così continuità al suo prezioso magistero. Le numerose persone che lo seguivano si sono quindi riversate sul web, con una forte presenza femminile a cui Antonio dedicò a suo tempo uno scritto, ripreso su questo sito, dal titolo Il volo delle fate. La modalità di tali incontri “a distanza” ci ha consentito di collegarci spesso dall’Italia a queste conversazioni, facendo la conoscenza ed entrando in confidenza col suo seguito spagnolo, anche se solo in video. Per tutta la durata di quegli incontri, interrotti solo all’inizio del 2022 dall’improvvisa scomparsa di Antonio, siamo stati sempre accolti con affetto e cortese simpatia. Quegli appuntamenti diventarono preziose occasioni di approfondimento culturale e di fruttuosi scambi umani; pur non sostituendo la corrispondenza e lo scambio di lettere che, di fatto, non cessò mai. I soprusi le discriminazioni e i controlli assillanti con cui il potere politico-sanitario ha messo a repentaglio la dignità, i diritti e la libertà stessa delle persone, hanno sottoposto a dura prova l’equilibrio psichico di coloro che cercavano di opporsi alla narrazione ufficiale, artificialmente costruita con le tecniche di manipolazione di massa, col terrorismo mediatico e con intollerabili ricatti; distogliendo l’attenzione da quel che veramente conta. Trarre responsi dai “segni dei tempi” non è mai cosa agevole e sicura, specie quando i tempi sono quelli artefatti e falsificati attuali. Come ci ricorda Virgilio: «il gufo solitario si aggira spesso sui tetti delle case e modula la sua nenia lenta e triste, prolungando il suo canto a somiglianza di lunghi gemiti. Esso è funesto presagio ai mortali», ci vuole quindi la dovuta cautela anche nel dare ascolto ai profeti di sventura; ma questo non può minimamente mettere in discussione e cancellare il fatto che mai come in questa circostanza ci siamo travati a combattere all’interno di un’immane, tragica e menzognera messa in scena. E proprio in un simile contesto lanciavamo una “provocazione” a Medrano (fra amici ci può stare!), in una nostra lettera del 1° Dicembre 2020, scrivendo: «Siccome nella tua ultima lettera hai fatto riferimento alle ottime e squisite persone che seguono le tue riunioni, volevo sottoporti un mio personale dubbio — probabilmente infondato e dovuto alla mia limitata conoscenza della lingua spagnola parlata, che è ben altra cosa di quella scritta — sul loro atteggiamento nei confronti dell’attuale pandemia; nel senso che ho avuto la sgradevole impressione che essi la prendano troppo sul serio e non la considerino, come penso che in realtà essa sia, una sporca strumentalizzazione del potere mondialista, con scopi e fini che nulla hanno a che vedere col benessere fisico e mentale della popolazione mondiale». E continuando, di provocazione in provocazione: «E, per restare in argomento, nell’Enlace a la carpeta compartida [il link alla cartella condivisa] con le registrazioni delle tue conferenze, inviatami da Irene, ho trovato inserito un video dell’artista (?) Marina Abramovic che mi ha alquanto sorpreso. Infatti, personalmente ritengo la Abramovic una vera e propria satanista, dai forti legami con i peggiori ambienti sovversivi mondiali, gli stessi che tanto hanno a che vedere proprio con la dittatura sanitario che si sta cercando di imporre a livello planetario. Forse questo mio giudizio ti sembrerà eccessivo, ma ho i miei buoni motivi per diffidare del sentimentalismo a buon mercato che determinati ambienti ci rovesciano addosso quotidianamente. Anche se comprendo le tue riserve a trattare certi argomenti psichicamente tossici e inquinanti, forse non sarebbe male dedicare una riunione chiarificatrice su controtradizione e controiniziazione, evidenziando il ruolo svolto da loro nell’attacco e demolizione della bellezza e della spiritualità». Antonio, alle nostre osservazioni rispondeva in modo equilibrato razionale e sensato (su una psicosi collettiva che poco aveva di equilibrato razionale e sensato!) l’11 Gennaio 2021; dandoci una fraterna “lezione” dottrinaria, ma mostrando che anche in Spagna stavano vivendo un incubo non dissimile dal nostro. Ecco le sue parole: Il problema della pandemia. Non posseggo sufficienti informazioni su questo tema. Per cui cerco di dare pochi giudizi e non esprimere opinioni che sarebbero alquanto opinabili o arbitrarie. Sono molto restio a lanciare ipotesi avventurose senza possedere dati inconfutabili. Nel corso della mia vita ho potuto verificare le enormità che si dicono quando si procede con eccessiva leggerezza su questioni tanto complicate e gli scivoloni che ne conseguono. Anche se posso dire che attualmente sono circondato da medici, sanitari, infermiere, persone collegate con la medicina, professionisti molto esperti in biologia, ecc. Tutti quanti i quali prendono molto sul serio la questione della pandemia. Alcuni hanno già avuto diversi pazienti che sono morti a causa sua. Sono estremamente preoccupati. Se mi sentissero dire che tutto questo è un’invenzione di determinati nuclei del potere, mi toglierebbero il saluto e smetterebbero di parlarmi. Io stesso credo di aver avuto il coronavirus, a Gennaio [2020], quando non era ancora scattato l’allarme e non c’erano informazioni al riguardo (da parte del pubblico, non del governo): non sono mai stato così male, e ho temuto di morire, senza che i medici capissero di che malattia si trattava. Il problema che abbiamo avuto e continuiamo ad avere in Spagna, a tal riguardo, è ben diverso di quello degli altri paesi europei ed è molto più grave. Il nostro grande problema è che siamo nelle mani di un governo nefasto e malvagio costituito da una coalizione di forze dell’Anti-Spagna, che si propongono di smembrare e distruggere il paese, eliminare la Monarchia, porre fine al sistema costituzionale e parlamentare attualmente vigente, sopprimere la religione cattolica, rovinare l’economia e l’impresa privata, annientare la Destra, favorire al massimo l’immigrazione africana e maomettana, per creare un nuovo tipo di paese, con un sistema collettivista simile a quello imperante in Venezuela. Fra l’altro, la nostra sinistra estrema, che si sta impossessando del potere per arricchirsi e finanziare il suo progetto totalitario, appoggia, solidarizza e si allea con gli islamici (in forme veramente grottesche) mentre attacca, opprime, soffoca, ridicolizza e denigra incessantemente la Chiesa (arrivando a proclamare che torneranno ad uccidere i sacerdoti e a bruciare le chiese: “brucerete come nel ‘36”). Il governo, o meglio sgoverno, che subiamo è un Fronte Popolare, simile a quello della Seconda Repubblica, che si appoggia su un conglomerato composto da tutte le forze politiche e mediatiche di estrema sinistra, separatisti e terroristi, compresi i sostenitori e militanti dell’ETA (il terrorismo separatista basco). Un governo, d’altra parte, al quale partecipano i comunisti, occupando diversi ministeri. Un insieme di inetti, nullità e incompetenti settari, mossi solo dall’ideologia e, questo sì, esperti in propaganda, demagogia e agitazione (agit-prop). E soprattutto, con una destra divisa, con 3 partiti contrapposti fra di loro e ignari sul da farsi di fronte alle astute e illecite manovre del nemico della Patria. L’intento di questo esercito di fanatici distruttori è di conquistare lo Stato e la società spagnola, impadronirsi di tutti i suoi strumenti (legislativo, amministrativo, giudiziario, poliziesco, militare, televisivo, ecc.) — che stanno già realizzando — per controllare totalmente la vita del popolo e cancellare il franchismo e i suoi numerosi residui che ancora rimangono. Il che culminerà simbolicamente, dopo aver dissotterrato in modo infame Franco e occultato le sue spoglie, con la demolizione della gigantesca Croce della Valle de los Caidos, considerato un faraonico e inaccettabile monumento del nazional-cattolicesimo franchista. Con questo obiettivo politico sovversivo cercano, in definitiva, di vincere retrospettivamente la Guerra Civile che persero nel 1939. Ritengono che l’attuale sistema imperante in Spagna sia una eredità e una continuazione del franchismo. Cosa centra questo con la pandemia? Moltissimo e in modo tragico. La Spagna si trova nel momento più grave della sua Storia moderna, poiché il governo è nelle mani dei nemici della nazione che mentono continuamente, ingannano il popolo e sono privi del minimo senso etico e morale. Tutto gli torna utile per realizzare i propri fini. Per questo, come si è detto molte volte, siamo col peggior governo nel peggior momento che potessimo immaginare. Mentre i nostri agitatori detentori del potere erano intenti ad applicare a pieno regime i propri piani per impossessarsi dello Stato e smantellare il paese, gli è scoppiata all’improvviso la pandemia all’inizio dell’anno. Siccome non gli interessava, per motivi ideologici di agitazione e di propaganda, riconoscere il pericolo della pandemia che si avvicinava, secondo tutte le informazioni ricevute internamente ed esternamente, negarono che esistesse tale pericolo. Dissero che in Spagna non poteva succedere nulla. Non c’era rischio di epidemia né di contagi di massa. Non presero alcuna decisione al riguardo. Rifiutarono di prendere provvedimenti preventivi. Nascosero le informazioni che avevano sulla pandemia. Proibirono che si allertasse la popolazione del pericolo. Rimossero tutti quei funzionari che osarono dire qualcosa a tal proposito. Fino a quando non si ritrovarono un tremendo problema che metteva in serio pericolo il loro potere per l’indignazione cittadina. Le conseguenze sono state disastrose, sia a livello sanitario (con più di 70.000 morti, cifra che hanno cercato di occultare) sia sociale ed economico (con l’economia totalmente rovinata, migliaia di imprese distrutte e milioni di disoccupati). Ma neanche questo gli interessa molto; peggio ancora, gli torna utile, perché quello che desiderano è una società sussidiata, che dipenda dalle elemosine statali, come già avviene in Venezuela (regime al quale si ispirarono in passato alcuni dei gruppi politici che sono ora al Governo). Adesso, una volta che non gli è rimasto altro rimedio che riconoscere il problema della pandemia, quello che hanno fatto è di avvalersi della situazione drammatica che ha creato detta epidemia (morti, contagi, panico generalizzato), reclamando per combatterla poteri speciali, dittatoriali e tirannici. Con questi poteri eccezionali che hanno accumulato sono riusciti ad eliminare il parlamento, annullare il Re, schiacciare qualunque opposizione, controllare tutto e invadere tutte le istituzioni dello Stato, per renderle inoperose o metterle al loro servizio. È stato creato recentemente anche un cosiddetto “Ministero della Verità”, che perseguirà tutti quelli che si discostano dall’ortodossia sinistrorsa del potere (nella stampa, nelle reti sociali, nei libri, ecc.). Non si potrà criticare il Governo né difendere visioni errate della Storia (che siano antidemocratiche). La pandemia, che prima rifiutarono di riconoscere, gli sta aprendo le porte al potere assoluto sempre più fermamente insediato. E non si intravvede alcuna via d’uscita da una così deprimente congiuntura. La confluenza di questi due fattori, la pandemia e il rafforzamento del potere fronte-populista, finiranno per distruggere la Spagna e molto probabilmente ci stanno portando a una nuova guerra civile. Qui intervengono anche, ovviamente, le forze oscure di ambito internazionale, come per esempio George Soros e le sue macchinazioni antinazionali. Il tema della cospirazione antitradizionale. Non sono molto favorevole a parlare di questioni negative e di cospirazioni, manovre segrete, ecc. Tutte cose che non mi convincono molto. Specialmente per quello che si discute in questo caso specifico (quello che mi si chiede e si aspettano da me nel gruppo che mi segue e mi ascolta ogni settimana), che è di dare orientamenti esistenziali, riflessioni sullo stile di vita, indicazioni per vivere meglio, più rettamente secondo la spiritualità e la sapienza tradizionali. Nel “nostro” ambiente si tende ad abusare delle teorie cospirative, errore in cui anch’io sono caduto qualche volta. Credo che sia un grave difetto, perché impedisce di vedere la realtà. È un ostacolo alla “retta visione” (samma ditthi). L’insistenza eccessiva in tali questioni porta ad ignorare il complesso della realtà, che si trova rinchiusa in alcuni schemi troppo semplicistici, così come la moltitudine di fattori che possono influire nell’evoluzione dei fatti. Porta anche a trascurare l’essenziale e il fondamentale, che è la dottrina puramente spirituale nella sua duplice dimensione teorica e pratica. Dottrina che è proprio quel che permette di risvegliare e formare la giusta visione della realtà. Nell’ansia di trovare e concentrarsi nelle spiegazioni cospirative tendono ad intervenire vari elementi che sono molto nocivi: l’integralismo religioso, la prospettiva meramente exoterica, la politicizzazione (interpretare tutto in chiave politica) e l’ideologizzazione (attribuire alla spiritualità un pregiudizio marcatamente ideologico, difetto chiaramente visibile in Evola). Quando tutti questi ingredienti si trovano riuniti, il risultato non può essere più disorientante. In molti casi ho potuto verificare che la teoria cospirativa si basa su una considerevole deformazione, in una molto spesso grossolana alterazione dei fatti. Potrei raccontare numerosi esempi che ho vissuto, ma non voglio dilungarmi (ricordo un noto autore che stava pubblicando un libro di questo tipo, sul complotto ebraico, al quale esposi alcune obiezioni molto serie e segnalai gli errori che conteneva la sua tesi; non mi ha nemmeno ascoltato). Lo stesso Guénon non è stato immune da tali errori nel dare certi giudizi storici. C’è, per esempio, chi vede nella politica degli Stati Uniti una cospirazione contro l’Islam, per presunte manovre dei protestanti, così influenti nel paese americano. Tesi assurda, perché gli USA contano fra i loro maggiori alleati i paesi più fanaticamente musulmani, come l’Arabia Saudita e il Pakistan, oltre a molti altri come il Marocco, l’Egitto, gli Emirati Arabi, l’Oman, la Turchia e tanti altri. Altri opinano, forse con maggior ragione, che bisognerebbe parlare di una aggressiva cospirazione dell’Islam contro l’Occidente e contro tutte le culture tradizionali (considerate come qualcosa da infedeli). Secondo la tipica interpretazione cospirativa, io stesso e la linea dottrinaria che seguo (ispirata alla Gnosi o Sapienza tradizionale), faccio parte dell’universale cospirazione contro la religione e i valori tradizionali. Per i difensori di questa posizione, molto diffusa, due dei peggiori mali ed elementi fondamentali della cospirazione sono il sincretismo e lo gnosticismo. Cose in cui incorriamo malvagiamente. Questo fa sì che mi si chiudano molte porte. Sono rimasto inorridito a leggere alcuni testi che mi hanno lasciato perplesso: lo stesso Dante, secondo un autore francese, figurerebbe fra i malvagi membri di questa cospirazione anticristiana. Quelli che si muovono in questo clima propendono a pensare che i nemici cospiratori, i dirigenti della baracca, siano estremamente intelligenti, onniscienti e onnipotenti, tenendo tutto perfettamente (e molto sapientemente) calcolato e controllato, fino ad occupare il posto di Dio. Non arrivano nemmeno a concepire che, per quanto potenti ed astuti possano essere, non sono privi di stoltezza e commettono innumerevoli errori, essendo vittime di mali che gli ricadono addosso per la forza dei fatti e che avrebbero potuto evitare. Sono così convinti che si tratti di una specie di superuomini, da non riuscire a vedere che non sono altro che apprendisti stregoni e che, proprio per questo, sono vittime di molti dei mali causati dalla loro ignoranza. Mi proponi di trattare il tema della sovversione antitradizionale. Ma è qualcosa che ho già affrontato in più di un’occasione. Ho trattato frequentemente nelle riunioni il tema dell’azione negativa e corrosiva dell’Antispirito, che finisce per essere quel che sta nel fondo di qualunque movimento sovversivo o antitradizionale, ma che è anche presente in ogni essere umano, in noi stessi, e pertanto in molti che si considerano difensori della Tradizione. Come ho detto, è una questione che è venuta fuori più di una volta nei nostri incontri. Ma non sembra aver suscitato eccessivo interesse, salvo quando si è trattato il tema del Kali-Yuga. Qui seguo sempre il criterio di affrontare quelle questioni che interessano a coloro che partecipano alle riunioni, alle persone che le hanno create ed organizzate, cercando di rispondere alle loro inquietudini in senso formativo, che è quel che mi hanno chiesto fin dall’inizio. Se qualche questione non interessa, non la tratterò. Se interessa, ma non è nel programma tracciato (sintetizzato nel titolo che si è dato al programma [Aprendiendo a vivir con Antonio Medrano]), neanche la tratterò, per quanto me lo chiedano. Dovranno dimostrare che c’è una relazione con detto programma. Alcune delle ragazze che assistono alle riunioni avevano già partecipato alla conferenza che ho tenuto in passato all’ICADE, dove mi ero laureato, su richiesta del docente di filosofia, su “L’Immondo moderno”. Conferenza che, sicuramente, provocò diverse reazioni e irritazioni nella gran parte del pubblico. Con l’eccezione in particolare degli psichiatri che sono venuti ad ascoltarla, che si sono mostrati d’accordo con la diagnosi da me fatta sui mali della nostra epoca. Non sono molto favorevole ad impiegare il termine “controiniziazione”, che trovo molto poco intelligibile, e del quale credo che si faccia anche un uso eccessivo e non molto fondato. Non credo di avere mai usato questo termine, che non considero molto logico. Ricordo che, come ho già detto in altra occasione, alcune delle persone che ho visto passare da Prato Fiorito, e che suppongo si definiscano difensori di una posizione tradizionale, hanno sviluppato nei loro testi e conferenze idee che sono totalmente contrarie all’iniziazione. Ascoltandoli non ho potuto fare a meno di pensare che erano un autentico siluro contro la linea di galleggiamento della nave tradizionale, e in particolare contro il suo fondamento, che è l’iniziazione. Si negava radicalmente il valore di alcuni elementi fondamentali dell’iniziazione. Sarebbero, quindi, chiari esempi di controiniziazione. Dico questo accuratamente, in una prospettiva impersonale ovviamente e puramente dottrinale, nell’articolo sull’iniziazione che sto per inviare alla mia pagina web. In linea generale seguo fedelmente gli insegnamenti e le indicazioni dei miei principali Maestri, come Ramana Maharshi, Ananda Maji, Nisargadatta, Ramakrishna, Krishna Prem, Suzuki, Katagiri, Shibayama, ecc. Questo risulta determinante e segna tutto il mio operato, i miei lavori e le mie idee. Sebbene, talvolta, mi vedo costretto, per orientare e chiarire la confusione imperante, a trattare altre questioni che sono ai margini del loro messaggio (dei quali essi logicamente non parlarono). Questioni come quelle di tipo storico, sociale, culturale, filosofico e politico, che non posso fare a meno di affrontare considerando che è un mio dovere, dato che la mia missione è molto differente da quella dei grandi Maestri spirituali, sebbene segua il solco da loro tracciato. Ma un dettaglio molto importante è che questi grandi Maestri non parlarono mai di cospirazioni o della controiniziazione, il che significa che non si tratta di questioni fondamentali. Se fossero stati capitali le avrebbero trattate, senza alcun dubbio. Come nemmeno lo sono tante altre di cui mi occupo ed ho il dovere di occuparmi. Sono pienamente consapevole che si tratti di cose d’importanza molto relativa, come dimostra il fatto che i Maestri non pronunciarono nemmeno una parola al riguardo. Motivo per cui furono spesso molto criticati. Anch’io parlo abbastanza frequentemente del potere e delle torbide manovre di quello che si è soliti chiamare il “Grande Fratello”, e che io preferisco chiamare “l’Immenso Potere Benefattore”, che cerca di opprimerci e schiavizzarci, sempre per il nostro bene, e che in realtà è la “Scimmia di Dio”, la forza anonima e demoniaca che pretende di sostituirsi alla Divinità e che crede di poter occupare il suo posto senza nessun problema, decretando la sua morte. Tutto sempre per beneficiarci e liberarci, per creare un mondo più idilliaco, libero e felice (come Dio creò il suo, facendolo così male). Quello di cui sono pure cosciente è che il fondamentale, l’essenziale, il veramente importante, è lì, in quello che i Maestri spirituali dissero e insegnarono. Che, purtroppo, si è soliti lasciare in secondo piano, gli si presta molto poca attenzione, perché prevalgono altre preoccupazioni più contingenti. So di sicuro che questioni che per me sono molto importanti, come si può vedere nei miei scritti, non cessano di essere accidentali e secondari. Non devono scalzare l’essenziale e il fondamentale. Antonio Medrano Artículo*: redazione Más info en frasco@menadelpsicologia.com / Tfno. & WA 607725547 Centro MENADEL (Frasco Martín) Psicología Clínica y Tradicional en Mijas Pueblo #Psicologia #MenadelPsicologia #Clinica #Tradicional #MijasPueblo *No suscribimos necesariamente las opiniones o artículos aquí compartidos. No todo es lo que parece.
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