Psicología

Centro MENADEL PSICOLOGÍA Clínica y Tradicional

Psicoterapia Clínica cognitivo-conductual (una revisión vital, herramientas para el cambio y ayuda en la toma de consciencia de los mecanismos de nuestro ego) y Tradicional (una aproximación a la Espiritualidad desde una concepción de la psicología que contempla al ser humano en su visión ternaria Tradicional: cuerpo, alma y Espíritu).

“La psicología tradicional y sagrada da por establecido que la vida es un medio hacia un fin más allá de sí misma, no que haya de ser vivida a toda costa. La psicología tradicional no se basa en la observación; es una ciencia de la experiencia subjetiva. Su verdad no es del tipo susceptible de demostración estadística; es una verdad que solo puede ser verificada por el contemplativo experto. En otras palabras, su verdad solo puede ser verificada por aquellos que adoptan el procedimiento prescrito por sus proponedores, y que se llama una ‘Vía’.” (Ananda K Coomaraswamy)

La Psicoterapia es un proceso de superación que, a través de la observación, análisis, control y transformación del pensamiento y modificación de hábitos de conducta te ayudará a vencer:

Depresión / Melancolía
Neurosis - Estrés
Ansiedad / Angustia
Miedos / Fobias
Adicciones / Dependencias (Drogas, Juego, Sexo...)
Obsesiones Problemas Familiares y de Pareja e Hijos
Trastornos de Personalidad...

La Psicología no trata únicamente patologías. ¿Qué sentido tiene mi vida?: el Autoconocimiento, el desarrollo interior es una necesidad de interés creciente en una sociedad de prisas, consumo compulsivo, incertidumbre, soledad y vacío. Conocerte a Ti mismo como clave para encontrar la verdadera felicidad.

Estudio de las estructuras subyacentes de Personalidad
Técnicas de Relajación
Visualización Creativa
Concentración
Cambio de Hábitos
Desbloqueo Emocional
Exploración de la Consciencia

Desde la Psicología Cognitivo-Conductual hasta la Psicología Tradicional, adaptándonos a la naturaleza, necesidades y condiciones de nuestros pacientes desde 1992.

jueves, 30 de septiembre de 2021

“Isis in Paris”: note sul simbolismo ermetico della Cattedrale di Notre-Dame

Tirando le fila dagli studi di Fulcanelli (“Il mistero delle cattedrali”), andiamo alla scoperta del simbolismo occulto della più importante cattedrale gotica francese, un “libro di pietra” figurato che nei portali, nelle vetrate, nelle statue si presenta come una rara silloge di simboli alchemici dai molteplici significati mistici, religiosi, filosofici. di Melinda Miceli La Cattedrale di Notre Dame fu eretta nell’estremità orientale dell’Île-de-la-Citè, sul sito dell’antico tempio pagano dedicato a Giove. La primitiva chiesa medievale sorse già nel IV sec. dedicata a Santo Stefano, il primo martire cristiano. La Regina delle Cattedrali, andata in fiamme, custodiva da sempre la grande conoscenza, occultata ed impressa nella sua architettura attraverso la suggestione del suo linguaggio ermetico. Un libro di pietra figurato che nei portali, nelle vetrate, nelle statue è una rara silloge di simboli alchemici dai molteplici significati mistici, religiosi, filosofici. Lo stupore degli eletti che da sempre la conoscono si è abbinata alla commozione del mondo intero che ha assistito alla distruzione di un emblema unico e sacro del mondo cristiano. Iniziato ed ermetista, il Fulcanelli, autore de Il mistero delle cattedrali, scrive: “Siete finalmente in possesso del «Tesoro dei Tesori». Del resto, l’avete meritato giustamente con la vostra incrollabile fede nella Verità, la costanza degli sforzi profusi, la perseveranza nel sacrificio e, soprattutto, con le vostre Opere buone. Ciò conferma la mia certezza che il fuoco viene spento soltanto quando l’Opera è compiuta e tutta la massa tintoria impregna il vetro che, di decantazione in decantazione, resta, alla fine, completamente saturo, diventando luminoso come il Sole.” Profezia visionaria oggi potremmo dire quella del Fulcanelli accostare l’opera di pietra compiuta alla fine di un ciclo. Nulla di casuale se tra la miriade di gargoyles che ornano le sommità delle torri, una caratteristica della cattedrale parigina è la figura detta “dell’Alchimista”, un filosofo, che in atteggiamento di cogitazione, scruta l’orizzonte davanti a sé, ed indossa il berretto frigio, tipico simbolo massonico legato agli antichi culti legati della dea Cibele ed al suo amante Attis, nonché ai culti mitraici. Victor Hugo definì Notre-Dame di Parigi, «un geroglifico completo, la sintesi più soddisfacente della scienza ermetica». Quest’opera divina più che umana, espressione dell’architettura gotica fu costruita per custodire i segreti cristiani che non possono essere compresi da tutti costituendo una vera e propria enciclopedia completa, depositaria di misteri e punto di congiunzione tra il mondo della manifestazione e quello della trascendenza. La facciata occidentale, affiancata dalle torri campanarie gemelle mostra l’immagine della lettera H corrispondenti alla eta greca (Η, η), iniziale del dio solare Helios e all’ebraica hêt (ח) del nome di Elia. Il simbolo della luce é comune ed allude al collegamento tra terra e cielo tralasciando appositamente la numerologia del 4 e dell’8 cui è riferito. Il portale di centro della facciata occidentale, dopo numerosi restauri e ricostruzioni, è depauperato di gran parte dei simboli, ma sul pilastro centrale erano presenti le allegorie delle scienze medioevali, tra cui l’Alchimia, che si staglia frontale al sagrato su un posto d’onore. Raffigurata come una donna assisa in trono con la fronte rivolta verso il cielo, sfiora le nuvole e reca uno scettro nella mano sinistra (sovranità) e due libri nella destra, uno chiuso (esoterismo), l’altro aperto (essoterismo). Stringe tra le ginocchia una scala di nove gradini, scala philosophorum, simbolo ascensionale mistico che innalza l’uomo attraverso la trasformazione verso il Divino e la comprensione dell’arte. Osservando la porta centrale, fuori delle strombature, emergono quattro bassorilievi; il sacrificio di Isacco da parte di Abramo, Giobbe sul letamaio, San Cristoforo che attraversa un torrente e infine un uomo su una torre, intento a scagliare frecce verso il Sole. Quest’ultima figura per molti è Nimrod, costruttore della Torre di Babele, che dopo aver combattuto l’umanità è raffigurato nell’atto di sfidare Dio. Per gli ermetisti queste figurazioni bibliche incarnano la ricerca della Pietra Filosofale, laddove Abramo è emblema dell’obbedienza, Giobbe del dolore, San Cristoforo della carità e Nimrod del desiderio di potenza, ostile avversario dei praticanti l’Arte. Ai lati del portale, una serie di dodici bassorilievi mostrano, sotto forma di simboli racchiusi in medaglioni e sorretti da altrettanti personaggi, le fasi evolutive della Grande Opera alchemica. Nella fila superiore emerge il Corvo di colore nero che rappresenta la “Putrefazione” ovvero la fase di nigredo. Conclude la serie l’emblema del Pentagono, riferimento allegorico all’Athanor, e alla figurazione della Pietra Filosofale. Il portale d’accesso principale, in posizione centrale, è detto “Portale del Giudizio Universale”, in riferimento al tema dei bassorilievi della parte superiore. Nell’architrave, in particolare si evidenzia la raffigurazione della resurrezione dei morti dalle tombe, annunciata alle due estremità da angeli che suonano la tromba. Nella fascia immediatamente sovrastante, San Michele Arcangelo e Satana collaborano amichevolmente alla pesa delle anime, che vengono suddivise tra beati a sinistra e dannati a destra mentre il diavolo ambiguamente cerca di spostare il peso della sua parte. La psicostasia (o psicostasi; gr. ψυχοστασία; = «pesatura delle anime»), forma di giudizio divino conosciuta da diverse religioni antiche, era nota all’antico Egitto sin dal Libro dei Morti e in funzione escatologica era presente anche nello zoroastrismo, dove si svolge in presenza di Mitra, e nel mondo islamico. Nell’ebraismo vetero-testamentario si trovano espressioni allusive riferite a personalità viventi. La porta di sant’Anna presenta le notevoli finiture in ferro battuto che, secondo una leggenda, vennero realizzate da un fabbro ed alchimista francese chiamato Bicornette (cioè, bicorne). Per far sì che la sua opera fosse irripetibile, si tramanda, il fabbro fece un patto con il Diavolo, vendendo la sua anima in cambio della realizzazione delle tre cancellate commissionategli per ciascun portale. Il Diavolo, però, poté finirne solo una e, furioso per l’inganno, maledisse il portale destro, affinché nessuno potesse più attraversarlo; infine volò sulla sommità dell’arco, trasformandosi nel rapace di pietra di fronte all’ingresso dell’arco, che vigila su coloro che da più di 9 secoli varcano quella porta. Ancora più in alto, sta il Cristo giudice assiso in trono; ai suoi lati sono due angeli, che recano alcuni simboli della sua passione: la croce a destra, la lancia di Longino e i chiodi a sinistra. Alle estremità, inginocchiati, la Vergine Maria e San Giovanni Battista. Sul pilastro centrale, sotto la statua del Cristo detta le Beau-Dieu, opera di Adolphe-Victor Geoffroy-Dechaumel, alcuni bassorilievi rappresentano le Arti Liberali. Il portale di sinistra, detto “della Vergine” mostra un simbolismo legato all’Astrologia con rilievi dedicati allo Zodiaco e alla successione dei mesi e delle stagioni nell’anno. Sul pilastro centrale è posta la statua della Madonna con Bambino; al di sopra di essa, nell’architrave, è raffigurata l’Arca dell’Alleanza, quasi a sottolineare il legame con Maria, che ponendosi come intermediaria tra l’Uomo e Dio, costituisce il nuovo segno dell’Alleanza. Sotto i suoi piedi, invece, un bassorilievo mostra la tentazione di Adamo ed Eva nel Paradiso terrestre. A circa cinquanta metri dall’ingresso della Cattedrale, sulla pavimentazione della piazza, una borchia dorata di forma ottagonale, ospita una Rosa dei Venti stilizzata, circondata da una lastra di pietra circolare e suddivisa in quattro quadranti, su ognuno dei quali è riportato un frammento della frase “POINT” “ZÉRO” “DES ROUTES” “DE FRANCE” (Punto Zero delle strade di Francia). Marcatore geografico grazie al quale si calcolano tutte le precise distanze tra le città francesi, non deve confondersi col punto geodesico di Notre-Dame, localizzato sulla guglia della cattedrale. Il Punto Zero parigino ha anche una valenza simbolica in quanto si pone come principio di mediazione tra l’Uomo e Dio, simbolicamente letto dallo Gnosticismo come Sophia, la Sapienza Divina, il Feminino sacro. Questa Stella Polare alchemica ricavata dall’Ottagono tracciando le sue diagonali principali, da sempre ermeticamente identifica la Dea Madre. Fu emblema della dea punica Ishtar, lo fu di Astarthe e subì una trasfigurazione, con l’avvento del Cristianesimo, in simbolo mariano. Strati e linguaggi trasversali di culture e culti che solcano i secoli, istoriati nella “Nostra Signora” parigina avvolta dal nefasto incendio di due anni fa. Artículo*: Melinda Miceli Más info en psico@mijasnatural.com / 607725547 MENADEL (Frasco Martín) Psicología Clínica y Tradicional en Mijas Pueblo (MIJAS NATURAL) *No suscribimos necesariamente las opiniones o artículos aquí compartidos. No todo es lo que parece.
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Psicología MENADEL Clínica y Tradicional

La Psicoterapia (Psicología Clínica Cognitivo-Conductual aplicada con fines terapéuticos) es un proceso de superación que, a través de la observación, análisis, control y transformación del pensamiento y modificación de hábitos de conducta te ayudará a vencer: Depresión / Melancolía Neurosis / Estrés Ansiedad / Angustia Miedos / Fobias Adicciones / Dependencias (Drogas, Juego, Sexo…) Obsesiones Problemas Familiares y de Pareja e Hijos Trastornos de Personalidad . . . Psicología Tradicional (Cuerpo, Alma y Espíritu): “La psicología tradicional y sagrada da por establecido que la vida es un medio hacia un fin más allá de sí misma, no que haya de ser vivida a toda costa. La psicología tradicional no se basa en la observación; es una ciencia de la experiencia subjetiva. Su verdad no es del tipo susceptible de demostración estadística; es una verdad que solo puede ser verificada por el contemplativo experto. En otras palabras, su verdad solo puede ser verificada por aquellos que adoptan el procedimiento prescrito por sus proponedores, y que se llama una Vía”. (Ananda K Coomaraswamy) La Psicología no trata únicamente patologías. ¿Qué sentido tiene mi vida? El Autoconocimiento, el desarrollo interior es una necesidad de interés creciente en una sociedad de prisas, consumo compulsivo, incertidumbre, soledad y vacío. Conocerte a Ti mismo como clave para encontrar la verdadera felicidad. Estudio de las estructuras subyacentes de Personalidad Técnicas de Relajación Visualización Creativa Autosugestión Armonización Energética Desbloqueo de Experiencias Pasadas Exploración de la Consciencia Desde la Psicología Cognitivo-Conductual hasta la Psicología Tradicional, adaptándonos a la naturaleza, necesidades y condiciones de nuestros pacientes desde 1992 ★ September 30, 2021 at 08:03PM
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Global Covid Summit


PHYSICIANS DECLARATION GLOBAL COVID SUMMIT - ROME, ITALY International Alliance of Physicians and Medical ScientistsSeptember, 2021(view in Italian) (view in Slovak) (view in Dutch) (view in Spanish) [UPDATE: as of 10:30am ET on 9/29 over 7,200 doctors & scientists have signed the Rome Declaration....

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El Ministerio de Sanidad reconoce no tener cultivos del virus SARS CoV 2.


El Toro TV - Asociación Liberum y Julio Ariza.

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¡Despierta!


El término ingeniería social, popularizado por Popper en La sociedad abierta y sus enemigos, ya se ha quedado corto para definir lo que las sociedades occidentales están experimentando.

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Vacunas de ARN, obediencia y eugenesia -- Sott.net

Comentario: Este artículo es la tercera parte de una serie que ya contiene: Parte I: Evidencia contundente de que el SARS-CoV-2 fue creado por el hombre Parte II: La estupidez de las vacunas de ARN para la COVID-19 El presente artículo también constituye un capítulo del libro titulado "Extinciones masivas, saltos evolutivos e información viral" (de próxima publicación). Eugenesia La selección racial no es un concepto nuevo. Hace 2.500 años, Platón ya abogaba por la cría selectiva [1]. Uno de los legados de la errónea teoría de Darwin fue el resurgimiento de la eugenesia a finales del siglo XIX [2]. A principios del siglo XX, las políticas eugenésicas se aplicaron ampliamente en EE.UU., Japón, varios países europeos y, por supuesto, la Alemania nazi, cuyos programas eugenésicos se inspiraron en las políticas eugenésicas aplicadas en EE.UU. [3]. En general, estas políticas consistían en esterilizar a los individuos "no aptos", incluidos los representantes de las "razas inferiores", y... Artículo*: Más info en psico@mijasnatural.com / 607725547 MENADEL (Frasco Martín) Psicología Clínica y Tradicional en Mijas Pueblo (MIJAS NATURAL) *No suscribimos necesariamente las opiniones o artículos aquí compartidos. No todo es lo que parece.
Comentario: Este artículo es la tercera parte de una serie que ya contiene: Parte I: Evidencia contundente de que el SARS-CoV-2 fue creado por el hombre Parte II: La estupidez de las vacunas de ARN para la COVID-19 El presente artículo también...

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38-Podemos Vivir Sin el Enojo-Jetsun Khandro Rinpoche-38 Lojong

Podemos vivir sin el enojo Podemos vivir sin el odio. Podemos vivir sin los celos Podemos vivir sin sentirnos más importantes que los demás Podemos vivir sin la arrogancia Podemos sobrevivir sin todas estas emociones aflictivas y visiones de la realidad. La purificación sería abandonar estos estados mentales que causan sufrimiento. Convencernos, darnos la oportunidad de entender que podemos vivir sin todos estos hábitos que lo único que hacen es arruinar nuestra felicidad. Debemos reconocer su negatividad y capacidad destructiva y comprometernos a no cultivarlas más en nuestra corriente mental. El lojong, nos da el conocimiento para lograr esto. Lista Videos Entrenamiento Mental-Jetsun Khandro Rinpoche 1-Domar la Mente-Jetsun Khandro Rinpoche-1 Lojong https://youtu.be/4kRlgDcoEAs 2 -El Linaje de la Enseñanza De India a Tibet -Jetsun Khandro Rinpoche 2 Lojong https://youtu.be/FIacwSv9a5s 3-El Habito de la Autoestima-Jetsun Khandro Rinpoche-3 Lojong https://youtu.be/p02pt1UOJW4 4-Intolerancia, Inflexibilidad y Agresión Pasiva-Jetsun Khandro Rinpoche-4 Lojong https://youtu.be/H9DQLX8wRFQ 5-La Rendición del Ego -Jetsun Khandro Rinpoche-5 Lojong https://youtu.be/fuBdQsxNC5U 6-Fe, Confianza y Coraje-Jetsun Khandro Rinpoche-6 Lojong https://youtu.be/TuuBA3SjZIM 7-Mente Sensitiva/Mente Bodhicitta-Jetsun Khandro Rinpoche-7 Lojong https://youtu.be/-YlqZFec2xU 8 -La Poderosa Bodhicitta que Todo lo Logra-Jetsun Khandro Rinpoche-8 Lojong https://youtu.be/SBjYLeE9SHI 9 -Siete Puntos del Entrenamiento Mental-Jetsun Khandro Rinpoche-9Lojong https://youtu.be/HGK1-RuA2Wk 10-El Karma es Lucha-Jetsun Khandro Rinpoche-10 Lojong https://youtu.be/JB1VgzxpXNQ 11-La Practica de Justificarse a Uno Mismo -Jetsun Khandro Rinpoche-11 Lojong https://youtu.be/aL9ioq0UMJE 12-Shamata Vipassana-Dos Tradiciones de Meditación-Jetsun Khandro Rinpoche-12-Lojong https://youtu.be/sqvhmL_dkcg 13-La Postura de Meditación-Jetsun Khandro Rinpoche-13 Lojong https://youtu.be/X9aFE2BYM4A 14-La Naturaleza de la Mente -Jetsun Khandro Rinpoche-14 Lojong https://youtu.be/H04A7u7MXZY 15-Menos Estímulos, Más Paz -Jetsun Khandro Rinpoche-15 Lojong https://youtu.be/fzd-bkXAP2Y 16-Alaya, la Octava Conciencia-Jetsun Khandro Rinpoche-16 Lojong https://youtu.be/irgBsPoFUSM 17-Meditación en Reposo-Jetsun Khandro Rinpoche-17 Lojong https://youtu.be/8T7lGu6ium0 18 -Ver Claramente, las cosas tal cual son -Jetsun Khandro Rinpoche -18 Lojong https://youtu.be/HBkCTh-RTTg 19 -Considera a Todos los Fenómenos como Sueños-Jetsun Khandro Rinpoche-19 Lojong https://youtu.be/UxLFZ0PUKLI 20-Dejar de querer controlar la Realidad -Jetsun Khandro Rinpoche-20 Lojong https://youtu.be/l8hRSvbSQPQ 21-Habitando la Vacuidad-Jetsun Khandro Rinpoche-21 Lojong https://youtu.be/bNxRlNi62DI 22-El Ego y la Ignorancia-Jetsun Khandro Rinpoche-22 Lojong https://youtu.be/ZFfjRrOezpQ 23-Cuando Todo es Dharma-Jetsun Khandro Rinpoche-23 Lojong https://youtu.be/jIoiA8dZBbg 24-Vencer el Propio Engaño-Jetsun Khandro Rinpoche-24 Lojong https://youtu.be/vjLeoYzB9LI 25-Las Consecuencias de la Indiferencia-Jetsun Khandro Rinpoche-25 Lojong https://youtu.be/qdZOjBjzo9I 26-La Practica del Enviar y Tomar-Tonglen-Jetsun Khandro Rinpoche-26 Lojong https://youtu.be/_JeHcwVDdn0 27-Creadores de la Propia Experiencia-Jetsun Khandro Rinpoche-27 Lojong https://youtu.be/XwqP6ZgTuN8 28-Pueda Mi Mente Ser Amable-Jetsun Khandro Rinpoche-28 Lojong https://youtu.be/zD6Lhy6-i-M 29-Desear la Felicidad de Todos-Jetsun Khandro Rinpoche-29 Lojong https://youtu.be/eEwODNUNQ_w 30-Aprovechar las Adversidades-Jetsun Khandro Rinpoche-30 Lojong https://youtu.be/kOax2xZBTHE 31-Ser Agradecido Jetsun Khandro Rinpoche-31 Lojong https://youtu.be/I5XZCItweIQ 32 -Aceptar el Desafío-Jetsun Khandro Rinpoche-32 Lojong https://youtu.be/QBDSv9i8fSA 33-Los Cuatro Kayas-Jetsun Khandro Rinpoche-33 Lojong https://youtu.be/SLdqozZ9PZY 34-Más Allá de las Aparencias-Jetsun Khandro Rinpoche-34 Lojong https://youtu.be/JuvW8j02qUo 35-Las Practicas Particulares-Jetsun Khandro Rinpoche-35 Lojong https://youtu.be/THZZCtb0IcE 36-El Merito-Jetsun Khandro Rinpoche-36 Lojong https://youtu.be/w-YJ0Y7pdJw 37-Distintas Tipos de Ofrendas-Jetsun Khandro Rinpoche-37 Lojong https://youtu.be/v9yqUlP2CQc 38-Podemos Vivir Sin el Enojo-Jetsun Khandro Rinpoche-38 Lojong https://youtu.be/ISWDNgNTs7o Jetsun Khandro Rinpoche-El poder de la intención https://youtu.be/-B9ChS_La2Y Artículo*: samsaraexit Más info en psico@mijasnatural.com / 607725547 MENADEL (Frasco Martín) Psicología Clínica y Tradicional en Mijas Pueblo (MIJAS NATURAL) *No suscribimos necesariamente las opiniones o artículos aquí compartidos. No todo es lo que parece.
Podemos vivir sin el enojoPodemos vivir sin el odio.Podemos vivir sin los celosPodemos vivir sin sentirnos más importantes que los demásPodemos vivir sin la ...

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Perdóname, Señor

bismillah Como oraba Abdul Qadir Al Qelani (ra): "Perdóname, Señor, por todos los errores que cometemos en Tu búsqueda". Artículo*: Sabiduria Sufí Más info en psico@mijasnatural.com / 607725547 MENADEL (Frasco Martín) Psicología Clínica y Tradicional en Mijas Pueblo (MIJAS NATURAL) *No suscribimos necesariamente las opiniones o artículos aquí compartidos. No todo es lo que parece.
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El Ministerio de Sanidad admite no tener cultivos del SARS CoV 2.

¿Se puede tener secuenciado un virus, sin aislarlo y cultivarlo? Por Almudena Zaragoza Bióloga NCol 19086M Cultivo microbiano en placa de Petri (Fuente:By DFID – UK Department for International Development – A variety of different bacteria – testing for antimicrobial resistance, CC BY 2.0, https://ift.tt/3kT0UyY). Lo primero que hay que entender es que la secuenciación no es más que la lectura del código en el que está escrito el virus, una vez leído, se deja escrito en bases de datos genómicas, que quedan para consulta pública. Siempre que se secuencia, se hace en base a una plantilla preexistente, que en el caso del SARS CoV 2, es la plantilla inicial de Wuhan que convenientemente se subió a las bases de datos, aquel fatídico diciembre de 2019 (1). Para comenzar todo proceso de secuenciación, se hace una PCR previa, con unos cebadores diseñados para buscar unos fragmentos específicos del virus, ese protocolo RT PCR es el famoso de Drosten et al. 2020 (2), del que sabemos coincide con coronavirus endógenos humanos como el NL63 asociado al catarro común, por lo que lo que estamos secuenciando en realidad, son nuestros propios virus endógenos. Tenemos que entender que toda la pandemia está basada en esa secuencia inicial guardada en una base de datos y en ese protocolo para la prueba RT PCR de Drosten et al. 2020. Para secuenciar sólo es necesario por tanto, recoger material genético del paciente positivo en RT PCR, encontrar las secuencias que buscamos y dejar escrito ese código, que nos dicen se corresponde con el virus SARS CoV 2, en una base de datos. En el cultivo es donde vienen los problemas. Para establecer que esa secuencia guardada en esa base de datos, es el virus causante de la enfermedad COViD 19, de cada persona positiva en PCR, se debió hacer un cultivo viral. Sin cultivo viral no se puede establecer relación causal entre el positivo en RT PCR y la enfermedad COVID 19. Es decir, no se confirma ese positivo. Sin embargo pese a la importancia de hacer cultivos virales, no se ha hecho ni uno solo a ningún paciente positivo en PCR de toda España, ni en todo mundo. Es muy sonado el caso de Wuhan, en el cuál tras 10 millones de PCR, no se consiguió ni un solo cultivo con partículas virales viables (3). Poder establecer que esa secuencia génica a la que han llamado SARS CoV 2, es la causante de la enfermedad sería muy sencillo, cogeríamos material nasofaríngeo o de esputo de una persona RT PCR positiva y lo incluiríamos en un cultivo de células normales del aparato respiratorio humano, células sanas. Si estas células sanas muestran citopatogenicidad (es decir se observa que el virus se multiplica y destruye dichas células), habríamos demostrado la relación causa efecto entre el virus SARS Cov 2 y la enfermedad COVID 19. Y recalco lo de células sanas, porque los únicos cultivos del mundo que existen de este presunto virus son en células VERO (de mono verde) y células cancerígenas. Ambos tipos de cultivos virales por sus características biológicas, hacen crecer cualquier virus que cultives en ellas, por lo tanto no valdrían para establecer la causalidad. El hecho de que el Ministerio de Sanidad no disponga de cultivos virales de los pacientes RT PCR positivos implica que NO HA PODIDO DEMOSTRAR que el virus SARS CoV 2 sea el causante de la enfermedad COVID 19, por lo que esas personas enfermas y fallecidas, podrían haberlo hecho de otras causas, sin posibilidad de que su caso haya sido correctamente estudiado, así mismo, los enfermos habrían sido incorrectamente diagnosticados y por tanto, habrían recibido tratamientos erróneos, por no hablar de los confinamientos de miles, quizás cientos de miles de personas, sin motivo ninguno. Referencias. (1) https://ift.tt/3l5sZ5a (2) https://ift.tt/32I5m97 (3) https://ift.tt/3fhmNU7 Artículo*: admin Más info en psico@mijasnatural.com / 607725547 MENADEL (Frasco Martín) Psicología Clínica y Tradicional en Mijas Pueblo (MIJAS NATURAL) *No suscribimos necesariamente las opiniones o artículos aquí compartidos. No todo es lo que parece.
¿Se puede tener secuenciado un virus, sin aislarlo y cultivarlo? Por Almudena Zaragoza Bióloga NCol 19086M Cultivo microbiano en placa de Petri (Fuente:By DFID - UK Department for International Development - A variety of different bacteria - testing for antimicrobial resistance, CC BY 2.0, htt

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Regresan 'Las noches del Monumental''de RTVE, con Mastretta

Jazz, flamenco, tango y versiones clásicas de temas pop, en esta nueva temporada Además, grupos formados por profesores de la Orquesta y Coro RTVE y consagrados artistas de reconocido prestigio nacional e internacional Viernes 1 de octubre,a las 22:00 horas, en el Teatro Monumental de Madrid Leer la noticia completa Artículo*: Más info en psico@mijasnatural.com / 607725547 MENADEL (Frasco Martín) Psicología Clínica y Tradicional en Mijas Pueblo (MIJAS NATURAL) *No suscribimos necesariamente las opiniones o artículos aquí compartidos. No todo es lo que parece.
Llega la nueva temporada de 'Las noches del Monumental'. El teatro madrileño retoma sus veladas de música en directo, con un concierto del grupo Mastretta.

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Empecemos el día con Música: Batuta para el cambio social

La Fundación Batuta de Colombia celebra 30 años con un encuentro internacional sobre música y transformación social, en el que participan la Escuela de Música Reina Sofía de Madrid y la Universitat Jaume I de Castellón. Informa Íñigo Picabea Escuchar Audio Artículo*: Más info en psico@mijasnatural.com / 607725547 MENADEL (Frasco Martín) Psicología Clínica y Tradicional en Mijas Pueblo (MIJAS NATURAL) *No suscribimos necesariamente las opiniones o artículos aquí compartidos. No todo es lo que parece.
La Fundación Batuta de Colombia celebra 30 años con un encuentro internacional sobre música y transformación social, en el que participan la Escuela de Música Reina Sofía de Madrid y la Universitat Jaume I de Castellón. Informa Íñigo Picabea

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Voices of Fire, Indian Alchemy, and a Sufi Master’s Letters | The Matheson Trust

Welcome to our September newsletter, • We begin our monthly selection with an article by Algis Uzdavinys, “Voices of Fire: Understanding Theurgy,” which situates in a comparative perspective, and within the philosophical tradition proper, the major traits of ancient Graeco-Egyptian religion and initiatic mysteries. In the Neoplatonic view, all manifested reality consists of different modes of divine speech, or different levels of revelation which operate with a system of signs and symbols that simultaneously manifest and conceal the One. • Next we present an article “On the Use of Tonics and Elixirs in Sanskrit Medical and Alchemical Literature,” that is, dealing with rasayana, the “path of mercury,” or the “path of vital energy.” One who has thus become fully perfected through mercury, who has left behind misery, ageing and death and is endowed with good qualities, continually roams all the worlds through moving in the sky. He will also become a giver and creator here in the triad of worlds, like the lotus-born; one who maintains [the world] like Vishnu; and a destroyer like Rudra. • Finally we present a selection of overviews and commentaries on some letters by the famous 17th-century Syrian shaykh ‘Abd al-Ghani al-Nabulusi. Ranging from the everyday worship minutiae to the depths of metaphysical insight, they give a clear picture of Sunni spirituality in Ottoman times. Do not be content with the bodies over the spirits, nor preoccupy yourself with the spirits over the bodies. You should bring together both the outward and the inward. And you should know that, to achieve that, there is no escape from entering “lawful solitude” (al-khalwa al-shar‘iyya) and undergoing its “lawful training” (al-riyada al-shar‘iyya). By “solitude” I do not mean other than your individual witnessing of the real actor (fa‘il), not the metaphorical one; then witnessing the real object of attributions, not the metaphorical one; then witnessing the real existent, not the metaphorical one; then maintaining this witnessing until it consumes the senses and the mind. This is real spiritual solitude. Artículo*: MT Administrator Más info en psico@mijasnatural.com / 607725547 MENADEL (Frasco Martín) Psicología Clínica y Tradicional en Mijas Pueblo (MIJAS NATURAL) *No suscribimos necesariamente las opiniones o artículos aquí compartidos. No todo es lo que parece.
• We begin our monthly selection with an article by Algis Uzdavinys, “Voices of Fire: Understanding Theurgy,” which situates in a comparative perspective, and within the philosophical tradition proper, the major traits of ancient Graeco-Egyptian religion and initiatic mysteries.

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miércoles, 29 de septiembre de 2021

RTVE.es :: Página no encontrada

La Fundación Batuta de Colombia celebra 30 años con un encuentro internacional sobre música y transformación social, en el que participan la Escuela de Música Reina Sofía de Madrid y la Universitat Jaume I de Castellón. Informa Íñigo Picabea Escuchar Audio Artículo*: Más info en psico@mijasnatural.com / 607725547 MENADEL (Frasco Martín) Psicología Clínica y Tradicional en Mijas Pueblo (MIJAS NATURAL) *No suscribimos necesariamente las opiniones o artículos aquí compartidos. No todo es lo que parece.
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Psicología MENADEL Clínica y Tradicional

La Psicoterapia (Psicología Clínica Cognitivo-Conductual aplicada con fines terapéuticos) es un proceso de superación que, a través de la observación, análisis, control y transformación del pensamiento y modificación de hábitos de conducta te ayudará a vencer: Depresión / Melancolía Neurosis / Estrés Ansiedad / Angustia Miedos / Fobias Adicciones / Dependencias (Drogas, Juego, Sexo…) Obsesiones Problemas Familiares y de Pareja e Hijos Trastornos de Personalidad . . . Psicología Tradicional (Cuerpo, Alma y Espíritu): “La psicología tradicional y sagrada da por establecido que la vida es un medio hacia un fin más allá de sí misma, no que haya de ser vivida a toda costa. La psicología tradicional no se basa en la observación; es una ciencia de la experiencia subjetiva. Su verdad no es del tipo susceptible de demostración estadística; es una verdad que solo puede ser verificada por el contemplativo experto. En otras palabras, su verdad solo puede ser verificada por aquellos que adoptan el procedimiento prescrito por sus proponedores, y que se llama una Vía”. (Ananda K Coomaraswamy) La Psicología no trata únicamente patologías. ¿Qué sentido tiene mi vida? El Autoconocimiento, el desarrollo interior es una necesidad de interés creciente en una sociedad de prisas, consumo compulsivo, incertidumbre, soledad y vacío. Conocerte a Ti mismo como clave para encontrar la verdadera felicidad. Estudio de las estructuras subyacentes de Personalidad Técnicas de Relajación Visualización Creativa Autosugestión Armonización Energética Desbloqueo de Experiencias Pasadas Exploración de la Consciencia Desde la Psicología Cognitivo-Conductual hasta la Psicología Tradicional, adaptándonos a la naturaleza, necesidades y condiciones de nuestros pacientes desde 1992 ★ September 29, 2021 at 08:04PM
Psicología MENADEL Clínica (psicoterapia cognitivo-conductual) y Tradicional (Cuerpo, Alma y Espíritu).

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The Differences Between Roman and Greek Tragedy

by Lydia Serrant, Contributing Writer, Classical Wisdom There is no doubt that the Romans drew a lot from the Greeks. This included their love of theatre. Roman theatre took a while to take hold, but once it did, it was popularised across the Empire and evolved over the centuries. The Romans adopted many of the Greek gods, so the mythological plays of Attica were a natural choice for the Roman Theatre. However, the Romans had a bloodthirst that was unrivaled by the Greeks, and overall they preferred a violent comedy to the slower and more philosophical tragedies. That was not to say that Roman theatre was void of popular tragedies. The earliest surviving tragedies by Ennius (239 - 169 BC) and Pacuvius (220 - 130BC) were widely circulated and therefore, preserved for later audiences. It was the Greco-Roman poet and former slave Lucius Accius (284 - 205 BC) that popularised theatrical Tragedy and introduced Greek Tragedy for Roman audiences. The Romans liked the adaptations so much that they used Lucius’ translations of Homer’s Odyssey as an educational book for over 200 years. Infrastructure The physical structure of the theatres is the first tell-tale sign of how the Greek plays were adapted for a Roman audience. Greek theatres were traditionally carved out of hillsides, whereas Roman theatres were built brick by brick from the ground up. Standard Floor Plan of a Roman Theatre This was not because the Greeks were incapable of building magnificent theatres; history has left us with some astounding examples of ancient Greek architecture. The Greeks preferred hillsides because they did not use backdrops or props. Hillsides overlooked the city, and most of the Greek plays were set in Athens. Of course, the Romans were not in Athens and therefore incorporated the use of backdrops and stage props to propel audiences back to ancient Greece. This also allowed to make the play more of a spectacle (in fact, the word spectacle derives, from the Latin Spectaclum meaning Public Show). Roman Plays The Romans copied much of the Greek when it came to storytelling and performance. There were some differences but the basic concepts remained the same, and many of the Greek plays were translated for Roman audiences. When the Roman translation of Homer's Odyssey first hit the Roman Theatre scene, it was quickly followed by Achilles, Ajax, the Trojan Horse, and later popular comedies such as Virgo and Gladiolus. The Romans were not without original imagination when it came to playwriting, but most of the early plays were modelled after 5th-century Greek tragedies. Later comedies favor the newer style of comedy popularised under Alexander the Great that focused not on the epic tales of the gods but on the deeds of everyday citizens. The Seneca Plays Seneca was a known Stoic, and a great admirer and scholar of Greek philosophy. So how much Greek culture did Seneca consciously or unconsciously absorb into his plays? Only eight of Seneca's plays have survived to this day, Furens, Hercules, Medea, Phaedra, Troades, Oedipus, Thyestes, and Agamemnon. Hercules Oetaeus and Octavia are regularly accredited to Seneca, but are likely not his original work. Bust of Seneca While it is probable that Seneca's plays were performed within his lifetime, historians are not certain of this. What is certain is that the plays had a profound impact on theatrical history. Seneca exclusively wrote tragedies based on Greek myths. The Romans got from Seneca's plays what they could not get anywhere else, the opportunity to be both entertained and to learn from the philosophical master. Seneca's plays struck a chord with the masses and are still enacted to this day. They remained popular across medieval Europe and throughout the Classical renaissance. His plays differ from the original Attica (Greek Athenian) plays in that they follow a five-act form instead of the traditional three, and they incorporated rhetoric structures that argued for a particular point of view or philosophical stance. Seneca entrenched his plays in turmoil and personal conflict, and he focused on social and political issues that were relevant at the time and remain relevant to modern audiences. Known as fabulae crepidatae (Latin Tragedy with Greek subjects) Seneca's characters were the mythological Greek characters of old, but each story was presented as a reflection of the audience’s mental state and condition of the soul. Unlike the Attica plays, Seneca’s stage rarely gave way to the gods. Instead, inspired by the plays of Euripides and Sophocles, Seneca’s plays were bound with witches and spirits, and all manner of mystical and esoteric symbolism that resonated with this audience. Seneca wrote his works primarily to be spoken, not enacted. However, later Roman taste preferred colorful plays to long-drawn-out auditory pieces, so actors were introduced along with costumes, props, and choruses. As time passed and the Roman theatres grew larger and more grand, the spoken word became increasingly more difficult to hear, so the plays eventually incorporated the choir and orchestra to guide the audience’s feelings and emotions, rather than solely relying on Seneca’s rhetoric alone. Seneca’s plays were written to affect the human psyche, and explore the moral and philosophical territory. Like Shakespeare, Seneca did not write for a specific place or time, but through dialogues and soliloquies, his plays could be re-enacted at any point throughout history, which is a testament to their popularity and longevity. Artículo*: Programmer Más info en psico@mijasnatural.com / 607725547 MENADEL (Frasco Martín) Psicología Clínica y Tradicional en Mijas Pueblo (MIJAS NATURAL) *No suscribimos necesariamente las opiniones o artículos aquí compartidos. No todo es lo que parece.
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Meeting of the COVID-19 Giants with Geert Vanden Bossche and Robert Malone MD - Evidence Not Fear

Dr. Philip McMillan interviews vaccine developer Geert Vanden Bossche and Robert Malone MD, inventor of mRNA vaccine platform. The post Meeting of the COVID-19 Giants with Geert Vanden Bossche and Robert Malone MD appeared first on Evidence Not Fear. Artículo*: EvidenceNotFear Más info en psico@mijasnatural.com / 607725547 MENADEL (Frasco Martín) Psicología Clínica y Tradicional en Mijas Pueblo (MIJAS NATURAL) *No suscribimos necesariamente las opiniones o artículos aquí compartidos. No todo es lo que parece.
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Presentación de «El imperio invisible» de Boris Nad

El imperio invisible Boris Nad 2021 979-8485630744 Hipérbola Janus 100 ★★★★★ Tenemos el placer de presentar a nuestros lectores de habla hispana un nuevo trabajo del escritor y mitólogo serbo-croata Boris Nad, en esta ocasión una colección de ocho relatos breves bajo el título El imperio invisible. Antes de entrar en el contenido de la obra y algunos de los aspectos que caracterizan el estilo del autor, queremos destacar sus dos obras precedentes bajo nuestro sello editorial: El retorno del mito y Una historia de Agartha, dos publicaciones de las que estamos especialmente orgullosos por su originalidad y porque son una buena muestra del buen hacer de nuestro autor balcánico, que se desenvuelve con la misma soltura y eficiencia tanto en el ensayo como en la creación literaria. El imperio invisible, como ya hemos señalado, es una colección de relatos breves, historias y narraciones, que no podemos ubicar en el mismo plano que cualquier otro tipo de escritos que puedan seguir la misma estructura y género dentro de la literatura más o menos profana, en la medida que presenta unas características totalmente diferentes. Nos hallamos ante un autor con una visión completamente tradicional del mundo, de tal modo que trasciende cualquier uso ideológico y se ubica en unos horizontes que se encuentran más allá de lo mundano, en el que la intención lúdica o recreativa viene sustituida por una reflexión simbólica del hombre y su destino en lo cósmico y universal. En este sentido sus referentes más inmediatos son Julius Evola, René Guénon y el enigmático Dragoš Kalajić, dos de los mayores intérpretes y exégetas del mundo tradicional. Dentro de este contexto la idea general dominante que Boris Nad nos transmite en sus escritos es la conciencia propia de nuestros tiempos, del Kali-Yuga y su carácter disolutivo y descendente, el completo alejamiento del mítico origen primordial del hombre, y con éste el sentido de fragmentación y ausencia total de unidad que caracterizan al moderno «Occidente» dominado por el nihilismo, el consumismo frenético y el olvido de todo legado tradicional. Es, por tanto, la pérdida del centro y ese anhelo por recomponer esa unidad originaria, lo que domina la obra de Boris Nad. Bajo estas premisas, omnipresentes en la obra de su autor, este libro nos lleva en una especie de viaje iniciático a través de ocho historias fantásticas en las que el lector encontrará innumerables referencias simbólicas que nos retrotraen a antiguas tradiciones, a arquetipos pretéritos que se vienen reproduciendo desde la más remota antigüedad en la conciencia humana bajo distintos ropajes hasta nuestros días, porque otra de las preocupaciones que nos muestra Boris Nad, como ya pudimos apreciar en El retorno del mito, es como se traduce ese universo simbólico del que el hombre es portador y que lleva injertado en su alma tradicional, dentro del mundo moderno actual, alienado y tan radicado en la materialidad más burda y autodestructiva. En definitiva, El imperio invisible nos presenta un buen número de motivos esotéricos, mitológicos y especialmente apocalípticos, dada la propia naturaleza de la obra, que constituyen la materia prima necesaria para construir el relato fantástico y vertebrarlo en su contenido esencial. En lo que se refiere a la forma, al estilo, la prosa es directa, sin malabarismos retóricos, sencilla pero muy efectiva para la comprensión general del lector. Es más, podríamos considerar las obras más literarias de Nad como una introducción especialmente instructiva para aquellos jóvenes que interesados por los escritos tradicionales asociados al perennialismo y al ámbito de lo esotérico e iniciático, se sienten intimidados por la complejidad de los escritos de los autores de referencia. Es por este motivo, por la tremenda concisión que se imprime a los relatos que podríamos hablar de una narración en clave borgesiana, junto al uso de elementos de carácter metafísico al que hacíamos referencia con anterioridad. Leer más » Artículo*: Hipérbola Janus Más info en psico@mijasnatural.com / 607725547 MENADEL (Frasco Martín) Psicología Clínica y Tradicional en Mijas Pueblo (MIJAS NATURAL) *No suscribimos necesariamente las opiniones o artículos aquí compartidos. No todo es lo que parece.
Editorial independiente especializada en temática tradicional y pensamiento alternativo.

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'Tango sinfónico', homenaje de la Orquesta RTVE a Astor Piazzolla

Con arreglos orquestales y bajo la batuta de Juan José García Caffi Interpretará tangos de Piazzolla, Gardel o Adler, entre otros Viernes 1 de octubre, a las 19:30 horas en el Teatro Monumental de Madrid Leer la noticia completa Artículo*: Más info en psico@mijasnatural.com / 607725547 MENADEL (Frasco Martín) Psicología Clínica y Tradicional en Mijas Pueblo (MIJAS NATURAL) *No suscribimos necesariamente las opiniones o artículos aquí compartidos. No todo es lo que parece.
La Orquesta Sinfónica ofrece el concierto 'Tango sinfónico', en colaboración con la Embajada de Argentina en España, con piezas de Piazzolla y Gardel, entre otros

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JARDINES Y LABERINTOS HERMÉTICOS. El Jardín de Campo

Otro tipo de jardín que merece una atención especial es el jardín de campo, es decir aquel que nace bajo una sencilla pérgola formada por una ligera estructura a la que se le añade y moldea alguna planta trepadora. Poco más es necesario para crear ese espacio diferenciado del resto de la casa o de las tierras de cultivo que nos de sombra, sosiego, paz y un lugar para la relajación de la mente y del cuerpo. Se dice, desde la perspectiva del hermetismo, que todo jardín representa una forma de domar, refrenar y conducir la naturaleza vegetal en base a la inteligencia humana, reflejo de la Inteligencia divina. O sea, no es la naturaleza salvaje la que se expresa en un jardín, sino la capacidad del ser humano que dispone que las cosas estén dispuestas de acuerdo a un orden basado en el modelo cósmico. Se trata pues de un símbolo que nos hace reconocer y recordar nuestras supremas cualificaciones para interpretar y modelar la Creación, comenzando por el jardín de nuestra propia alma. Mª Ángeles Díaz Bibliografía: Lucía Impelluso: Jardines y Laberintos. Editorial Electa. Federico González Frías: Diccionario de Símbolos y Temas Misteriosos: https://diccionariodesimbolos.com/jardin.htm#diccionarioIntroducción a la Ciencia Sagrada Programa Agartha Pintura: La Pérgola, de Silvestro Lega (1826-1895) #programaagartha #jardinesylaberintosherméticos #pinacotecasimbólica Artículo*: Mª Ángeles Díaz Más info en psico@mijasnatural.com / 607725547 MENADEL (Frasco Martín) Psicología Clínica y Tradicional en Mijas Pueblo (MIJAS NATURAL) *No suscribimos necesariamente las opiniones o artículos aquí compartidos. No todo es lo que parece.
Caleidoscopio Cultural, Blog Hermético.

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The Purges Have Begun ⋆ Brownstone Institute


This is no longer about scientific confusion. This is starting to look like an old-fashioned political purge. It is happening at many levels of society.

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La gripe llegará con más fuerza y pillará al sistema inmune desprotegido


Los especialistas afirman que el virus que circulará este año será más agresivo y su presencia se prolongará más en el tiempo

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Empleados de la OMS cometieron abusos sexuales en Congo y obligaron a abortar a sus víctimas - Rebelión en la granja


Este martes, una comisión investigadora de la OMS reconoció que al menos 83 personas cometieron abusos sexuales sobre mujeres y niñas en la República Democrática del Congo durante el rebrote de ébola, entre los años 2018 y 2020. Al menos 21 de los implicados son empleados de la OMS. El escán...

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Segundo programa de la temporada de abono de la Orquesta Filarmónica de Málaga con obras de Haydn, Brahms y Dvořák - OFM

El Teatro Cervantes será el escenario de este segundo concierto de la actual temporada de abono de la OFM con el maestro Rune Bergmann en el pódium. Los días 30 de septiembre y 1 de octubre de 2021, jueves y viernes, a las 20 h. en el Teatro Cervantes tendrá lugar el segundo concierto de la temporada de abono bajo la dirección del maestro noruego Rune Bergmann Se iniciará la primera parte con La Creación, Hob.21:2 – Obertura en Do menor (El caos) de Franz Joseph Haydn. La Obertura es una representación introductoria del caos existente anterior al universo de poco más de cincuenta compases, estéticamente muy significativa en el contexto de la música de su tiempo y dentro de la obra de Haydn. Refleja unas visiones sonoras de un imaginado paisaje primitivo que deriva a un desolado silencio final antes de que se manifieste la acción del Creador. Se completará esta primera parte con Variaciones sobre un tema de Haydn, Op.56a de Johannes Brahms. Compuestas durante el verano de 1873 y estrenadas ese mismo año. Una pequeña pieza de Haydn escrita para banda fue la fuente inmediata de sus Variaciones sobre un tema de Haydn. De hecho, el tema era de origen más antiguo, un himno a los peregrinos en honor a San Antonio, utilizado por Haydn durante su empleo en Bohemia como músico en la casa del Conde Morzin. La segunda parte del programa estará compuesta por la Octava Sinfonía en Sol mayor, Op. 88 de Antonin Dvořák. Escrita entre agosto y noviembre de 1889 en Sol mayor, tonalidad muy frecuente en las numerosas canciones folclóricas en las que se inspira, está dedicada al emperador Francisco José I de Austria, fue estrenada en Praga el 2 de febrero de 1890 bajo la dirección del autor Está llena de un acusado lirismo checo, expresado como si de música de cámara se tratara, resaltando su simplicidad diatónica de alternancia de modos. The post Segundo programa de la temporada de abono de la Orquesta Filarmónica de Málaga con obras de Haydn, Brahms y Dvořák appeared first on OFM. Artículo*: brida_armando Más info en psico@mijasnatural.com / 607725547 MENADEL (Frasco Martín) Psicología Clínica y Tradicional en Mijas Pueblo (MIJAS NATURAL) *No suscribimos necesariamente las opiniones o artículos aquí compartidos. No todo es lo que parece.
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Fernando Sánchez Dragó | SALUD MENTAL: el PROGRESO como origen del Apocalipsis

Extracto de la conferencia de FERNANDO SÁNCHEZ DRAGÓ donde habla sobre la salud mental y el PROGRESO como origen del Apocalipsis, que formó parte de la conferencia titulada «El asalto a la razón», dentro del XXXII Encuentro Eleusino en Segovia: “Mens sana” (10 septiembre 2021). Aparte de hablar sobre la salud mental y el PROGRESO como origen del Apocalipsis, en su conferencia FERNANDO SÁNCHEZ DRAGÓ trata sobre la Historia de la Humanidad, el año 1000, la guerra mundial, el cambio climático, las seis extinciones previas y la séptima extinción, el Paleolítico y el Neolítico, la revolución de la ganadería, la cohabitación con los animales, la zoonosis o trasvase de los virus de los animales a los humanos, el virus como criatura más poderosa de la evolución, la adoración del Becerro de Oro, el desarrollo y el dinero, el origen de los virus, la globalización, los viajes, los aviones, el turismo y la desaparición de las fronteras entre países, las leyes de la naturaleza, el límite zoológico del ecosistema y el crecimiento demográfico, el ADN como espiral, Afganistán, Estados Unidos y el fin del imperio occidental, el nuevo orden mundial con China como primera potencia, "La decadencia de Occidente" de Spengler, la democracia y la falta de libertad, la vigilancia de las cámaras y de los teléfonos móviles, la grabación de las llamadas de telefonía, el progreso y los derechos humanos, la Agenda 2030 y la Agenda 2050, el ahorro energético y el consumo de electricidad, las mentiras de la política, la automatización y la dificultad de la gente mayor para moverse con la tecnología de internet. Licenciado en Filología Románica y Lenguas Modernas, Fernando Sánchez Dragó ha ejercido la docencia universitaria en España y fuera de nuestro país. Colaboró con la NHK japonesa y la RAI italiana, y, desde que en 1977 comenzara su andadura televisiva con el espacio literario «Encuentros con las letras», ha dirigido y presentado programas de televisión. «Libros con uasabi», en La 2 de TVE, es su última aventura televisiva. Fundador y director del suplemento literario «Disidencias» de «Diario 16», hoy día es contertulio en programas de radio y televisión y columnista en los diarios «El Mundo» y «La Razón». Como escritor, ha cultivado el ensayo y la novela. Entre sus obras destacan «Gárgoris y Habidis – Una historia mágica de España» (1978), «Las fuentes del Nilo» (1986), «El camino del corazón» (finalista del Premio Planeta de 1990), «La prueba del laberinto» (Premio Planeta 1992), «La del alba sería» (1996), «Historia mágica del Camino de Santiago» (1999), «Carta de Jesús al Papa» (2000), «Y si habla mal de España… es español» (2008), «Soseki – Inmortal y tigre» (2009), «Esos días azules. Memorias de un niño raro» (2011), «Shangri-La: el elixir de la eterna juventud» (2016) y «Galgo corredor: Los años guerreros (de 1953 a 1964)» (2020). Ha recibido galardones como el Nacional de Ensayo, el Ondas, el Nacional de Fomento a la Lectura, el Premio Espiritualidad Martínez Roca con «El sendero de la mano izquierda» y el Fernando Lara, con «Muertes paralelas». Sus últimos libros publicados son «Habáname» (Harkonnen, 2021) y la reedición de su primera novela, «Eldorado» (Berenice, 2021). 🎥 Vea más extractos de las CONFERENCIAS de FERNANDO SÁNCHEZ DRAGÓ en los Encuentros Eleusinos aquí: https://ift.tt/2Pwsd4Z 📨 Si desea INFORMACIÓN sobre nuestras actividades y tener ACCESO A CONTENIDOS EXCLUSIVOS, déjenos su e-mail aquí: https://ift.tt/2TaHZmb Esperamos que esta información le haya sido de ayuda. ¡Gracias por su visita! https://ift.tt/2NlExzM Artículo*: Encuentros Eleusinos Más info en psico@mijasnatural.com / 607725547 MENADEL (Frasco Martín) Psicología Clínica y Tradicional en Mijas Pueblo (MIJAS NATURAL) *No suscribimos necesariamente las opiniones o artículos aquí compartidos. No todo es lo que parece.
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martes, 28 de septiembre de 2021

Hélène de Montgeroult y Luca Chiantore

En el duodécimo y último capítulo de CÉLEBRES DESCONOCIDOS (Y DESCONOCIDAS) hablamos de la figura de la pianista y compositora Hélène de Montgeroult con el musicólogo y pianista Luca Chiantore. Selección musical: MONTGEROULT: Sonata nº 9 en Fa sostenido menor; Op. 5 nº 3. Allegro spiritoso. Edna Stern, piano (9.27). MONTGEROULT: Estudio 45. Luca Chiantore, piano (1.41). MONTGEROULT: Estudio 37. Luca Chiantore, piano (1.16). MONTGEROULT: Estudio 73. Luca Chiantore, piano (3.04). MONTGEROULT: Estudio 112c. Luca Chiantore, piano (3.26). MONTGEROULT: Estudio 111. Luca Chiantore, piano (2.05). MONTGEROULT: Estudio 41. Luca Chiantore, piano (3.55). MONTGEROULT: Estudio 62. Luca Chiantore, piano (3.28). MONTGEROULT: Estudio 112b. Luca Chiantore, piano (5.09). Escuchar Audio Artículo*: Más info en psico@mijasnatural.com / 607725547 MENADEL (Frasco Martín) Psicología Clínica y Tradicional en Mijas Pueblo (MIJAS NATURAL) *No suscribimos necesariamente las opiniones o artículos aquí compartidos. No todo es lo que parece.
En el duodécimo y último capítulo de CÉLEBRES DESCONOCIDOS (Y DESCONOCIDAS) hablamos de la figura de la pianista y compositora Hélène de Montgeroult con el musicólogo y pianista Luca Chiantore. Selección musical: MONTGEROULT: Sonata nº 9 en Fa sostenido menor; Op. 5 nº 3. Allegro spiritoso...

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La “Terra devastata” di T.S. Eliot e la Via dei Tarocchi

Alla vigilia del centenario dalla pubblicazione del capolavoro eliotiano, la sua Terra devastata dimostra oggi tutta la sua attualità e potenza evocatrice. Frammenti narrativi che il lettore compone e ricompone in un continuo giuoco di indagine su sé stesso e il mondo, proprio come fa chi percorre la Via dei Tarocchi: “Con questi frammenti ho puntellato le mie rovine”. di Giovanni Bigazzi Copertina: T.S. Eliot (1888 – 1965) I Tarocchi sono una delle principali chiavi di lettura del capolavoro eliotiano The Waste Land di cui il prossimo anno ricorrerà il centenario dalla pubblicazione. Uno dei personaggi principali del poema è la stravagante cartomante Madame Sosostris che, introdotta al verso 43 nella prima sezione del poemetto intitolata “La sepoltura dei morti” (The Burial of the Dead), viene colta dalla frammentazione poetica dell’opera nell’atto di leggere le carte ad un consultante. Di queste, alcune sono effettivamente parte del mazzo tradizionale dei Tarocchi marsigliesi, mentre altre sono di invenzione. Nella nota al verso 43 lo stesso T.S. Eliot spiega questo punto: “Non conosco l’esatta composizione del mazzo dei Tarocchi e me ne sono perciò distaccato, per adattarlo ai miei scopi. L’impiccato che fa parte del mazzo tradizionale, mi serve per due ragioni: perché mi ricorda il Dio impiccato di Frazer, e perché lo ricollego con la figura incappucciata dell’episodio dei Discepoli a Emmaus nella quinta sezione. Il Marinaio Fenicio e il Mercante compaiono più innanzi, così pure la «lunga tratta di gente», mentre la Morte per Acqua si compie nella quarta sezione. L’Uomo delle tre aste, che appartiene effettivamente al mazzo dei Tarocchi, lo ricollego del tutto arbitrariamente con lo stesso Re Pescatore.” Nella nota è chiaro il riferimento di Eliot al lavoro di Jessie L. Weston From Ritual to Romance (“Indagine sul Santo Graal”, Cambridge, 1920), come ammette l’autore stesso: “Non solo il titolo ma anche il progetto di questo poema e buona parte dei simboli che vi compaiono sono stati suggeriti dal volume di Miss Jessie L. Weston, From Ritual to Romance, sulla leggenda del Graal. Quel libro spiegherà le difficoltà, del poema assai meglio delle mie note, e gli devo tanto da raccomandarlo, indipendentemente dal grande interesse che presenta di per sé, a chiunque ritiene che il poema valga la pena di essere spiegato. Ho anche un debito di carattere generale verso un’altra opera di antropologia, The Golden Bough [“Il ramo d’oro” di James G. Frazer, ndr], che ha esercitato un profondo influsso sulla nostra generazione; mi sono servito specialmente dei due volumi Adonis, Attis, Osiris. Chiunque abbia dimestichezza con queste opere riconoscerà immediatamente certe allusioni fatte nel poema a riti di vegetazione.” Proprio nel sesto capitolo dedicato ai simboli della leggenda del Graal, la scrittrice identifica nella coppa, nella lancia, nella spada e nel piatto, gli oggetti simbolici utilizzati nei rituali ancestrali della tradizione indoeuropea – si pensi, tra le altre cose, al caratteristico vaso campaniforme rinvenuto nei corredi funerari dei Bell beaker dell’Età del bronzo – e sincreticamente sopravvissuti nei secoli all’ombra di un ambiente ostile. Elementi che ritroviamo anche nei semi delle comuni carte da giuoco (coppa-cuori, piatto-quadri, spada-picche, lancia/bastone-fiori) che dei Tarocchi sono la diretta derivazione. Su ciò, lasciamo la parola alla Weston: “Ma abbiamo una prova ulteriore che questi quattro oggetti, in effetti, hanno una loro coesione particolare, del tutto indipendente dalle loro apparizioni nel folklore o nei romanzi del Graal: oggi essi esistono come i quattro semi dei Tarocchi. Coloro che si interessano ai testi del Graal, dirigendo la propria attenzione soprattutto alla letteratura medievale, probabilmente non avranno familiarità con la parola Tarocco, o consapevolezza del suo significato. Tarocchi è il nome di un mazzo di carte, settantotto in tutto, di cui ventidue sono designate come «Trionfi».” Di questi antichi rituali i Tarocchi tramandano ai posteri il codice simbolico che è legato ad una sorta di memoria collettiva, una memoria che viene trasmessa di generazione in generazione. Secondo la concezione junghiana i Tarocchi sono un sistema filosofico veicolato per immagini. Per lo psicologo svizzero Carl Gustav Jung, infatti, alcune immagini, concetti e situazioni sono innate nella mente umana, o meglio derivano da un inconscio collettivo, condiviso ed ereditato dal patrimonio genetico. Così le immagini dei ventidue Arcani Maggiori descrivono personaggi, situazioni ed eventi, emozioni e sentimenti che appartengono a ogni persona che ci ha anticipato nelle generazioni, e quindi ognuna di queste carte può essere connessa a determinati e ben precisi archetipi. Diceva Jung: Vedete, l’uomo ha sempre sentito l’esigenza di avere accesso all’inconscio per trovare un significato alla sua condizione attuale, perché c’è una sorta di corrispondenza o somiglianza tra la condizione prevalente e il cosiddetto inconscio collettivo. Ecco quindi che possiamo comprendere meglio questa figura di Madame Sosostris che, in The Waste Land, rappresenta proprio l’emblema della crisi sociale e culturale dell’Europa, ormai diventata per Eliot la terra devastata, nel perenne conflitto tra modernismo e tradizione. Una ciarlatana dall’improbabile nome esotico, che tuttavia ci fornisce indizi su come poter uscire da questa situazione di impasse attraverso la lettura dei Tarocchi. Chi fa la lettura, infatti, è solo un mezzo, il vero maestro essendo il Tarocco stesso che parla direttamente al consultante, ed è un parlare per frammenti salvati, all’interno del poema eliotiano, dalle rovine di una società marcescente. In questa stesura troviamo alcune carte di fantasia e altre facenti parte del canone tradizionale. Si parte dal marinaio fenicio annegato dagli occhi di madreperla; Belladonna la Dama delle Rocce (probabilmente ispirata alla Vergine delle Rocce di Leonardo); il tre di bastoni, un arcano minore che collegato al Re Pescatore (sul manoscritto la nota sopra il testo è di Ezra Pound); la Ruota della Fortuna, arcano maggiore numero dieci; il Mercante con un solo occhio; una carta bianca… ma la cartomante non trova l’Appeso. Questo è forse l’indizio più importante che possiamo trarre: nel mazzo manca l’arcano maggiore numero dodici. Se vogliamo, possiamo intendere la via dei tarocchi come lo svolgimento di un percorso iniziatico il cui protagonista è l’arcano maggiore numero uno, il Bagatto, che ritroviamo in seguito, a metà del suo cammino, proprio nella carta dell’Appeso: arcano che richiama subito alla mente misticismo, sacrificio, abnegazione. Secondo sir Frazer, per l’uomo delle origini il modo migliore di conservare la sacralità del divino era quello di porlo tra il cielo e la terra, isolando l’esperienza sacra dalle influenze della vita ordinaria. Un concetto che nei miti nordici possiamo forse connettere al simbolismo dell’impiccato nel racconto dell’auto-sacrificio rituale di Odino contenuto nell’Hávamál, la Canzone dell’Eccelso, che fa parte del Canzoniere eddico, il testo sacro dei norreni, alla strofa 138: “Lo so io, fui appeso al tronco sferzato dal vento per nove intere notti, ferito di lancia e consegnato a Óðinn, io stesso a me stesso, su quell’albero che nessuno sa dove dalle radici s’innalzi.” E, ancora, torna l’impiccato alla strofa 157 dello stesso poema: “Questo conosco per dodicesimo: se io vedo su un albero in alto un impiccato oscillare, in tal modo incido e in rune dipingo così che quell’uomo cammini e parli con me.” Per l’esoterista svizzero Oswald Wirth, che scrisse sull’argomento il trattato I Tarocchi, il percorso di conoscenza alchemica dei Tarocchi si divide in due serie, ognuna formata da 11 carte, che cominciano rispettivamente col Bagatto e l’Appeso a simboleggiare due condizioni della natura umana: la prima costituendo la via attiva, dorica, secca e maschile, la seconda la via passiva, ionica, umida e femminile. Al termine del percorso iniziatico Wirth pone il Matto, l’unico arcano senza numero, il dio viandante dai mille volti che cammina per le vie del mondo, come lo stesso Odino che è pure, contemporaneamente, il Mago e l’Appeso. Da questa prospettiva, la mancanza dell’Appeso dal mazzo di Madame Sosostris certificherebbe l’impossibilità per il consultante (il lettore della Terra devastata) di risolvere il suo momento di crisi e con questo quello della civiltà contemporanea di cui fa parte nel suo complesso, senza poter vedere le cose da una prospettiva diversa dalla massa delle persone che lo circondano, senza poter giungere alla fine del proprio personale percorso e così trovare la dimensione divina. Al verso 56 l’esito finale del consulto: “Vedo una folla che cammina in cerchio”. Qui abbiamo la preconizzazione di un loop, di un cortocircuito socio-culturale di cui è tuttora più che mai affetta la società occidentale. Questa situazione di stallo ci ricorda quanto veicolato dalla tradizione medievale del Graal: e cioè il fatto che la prosperità e la fertilità della terra di un popolo è strettamente connessa alla salute e alla virilità del proprio sovrano. Se viene a mancare quest’ultima, sia la sua terra che il suo popolo si guasteranno, le fanciulle resteranno senza amore e prole, il bestiame smetterà di riprodursi, le piante ormai prive di linfa cesseranno di ergersi: le energie riproduttive del regno vivente verranno sospese. Solamente il re sacrificale della leggenda del Graal, col suo auto-sacrificio rituale, può riportare alla vita la terra devastata. Ma in The Waste Land manca l’Appeso e, dunque, anche il Re Pescatore, che solo potrebbe ridestare nuova linfa vitale nelle rovine marcescenti dell’Occidente devastato. Artículo*: giobiga62 Más info en psico@mijasnatural.com / 607725547 MENADEL (Frasco Martín) Psicología Clínica y Tradicional en Mijas Pueblo (MIJAS NATURAL) *No suscribimos necesariamente las opiniones o artículos aquí compartidos. No todo es lo que parece.
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Twenty Quotes from Stoic Philosophers

by Bryan Maniotakis, Guest Poster, MindOfAStoic.com One of the best ways to get a quick grasp on Stoicism and the principles it follows is through thousands of years of age-old quotations influenced by its teachings. Across the centuries, many important people in history have made note of what has led them to success or failure. Quotes attributed to famous celebrities can often be found dating back into antiquity. These provide guidance on almost every aspect of common human existence such as health, personal relationships, living harmoniously with others and with one's self, family life, love and death. Here are 5 of my favourite thoughts from some of the most famous philosophers of the ancient world. Marcus Aurelius Give yourself a gift, the present moment. The things you think about determine the quality of your mind. Your soul takes on the color of your thoughts. Look back over the past, with its changing empires that rose and fell, and you can foresee the future too. Waste no more time arguing what a good man should be. Be one. Never let the future disturb you. You will meet it, if you have to, with the same weapons of reason which today arm you against the present. Seneca We suffer more often in imagination than in reality. Life is long, if you know how to use it. While we are postponing, life speeds by. It does not matter how many books you have, but how good are the books which you have. For many men, the acquisition of wealth does not end their troubles, it only changes them. Epictetus I cannot escape death, but at least I can escape the fear of it. A ship should not ride on a single anchor, nor life on a single hope. It is difficulties that show what men are. Men are disturbed not by things, but by the view which they take of them. Reason is not measured by size or height, but by principle. Zeno of Citium All the good are friends of one another. Better to trip with the feet than with the tongue No evil is honorable; but death is honorable; therefore death is not evil. We have two ears and one mouth, so we should listen more than we say. Happiness is a good flow of life. Artículo*: Programmer Más info en psico@mijasnatural.com / 607725547 MENADEL (Frasco Martín) Psicología Clínica y Tradicional en Mijas Pueblo (MIJAS NATURAL) *No suscribimos necesariamente las opiniones o artículos aquí compartidos. No todo es lo que parece.
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ANGELES MAESTRO: “Moderna y Pfizer tendrán unos ingresos por ventas de sus vacunas de 85000 millones de euros en Europa, de los que 1000 0 1500 millones se habían gastado en la producción de las vacunas”


ANGELES MAESTRO: “Moderna y Pfizer tendrán unos ingresos por ventas de sus vacunas de 85000 millones de euros en Europa, de los que 1000 0 1500 millones se habían gastado en la producción de las vacun...

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La Gran Barrera de Coral experimenta niveles "récord" de cobertura coralina -- Sott.net

Traducido por el equipo de Sott.net El antiguo físico marino de la JCU, Peter Ridd, afirma que la Gran Barrera de Coral está experimentando una "cobertura de coral récord". "Se trata de datos que se han ido acumulando durante un tiempo y que muestran [...] que la cobertura de coral es realmente la más alta registrada", declaró a Sky News Australia. "Tenemos más coral en la Gran Barrera de Coral ahora que cuando empezaron los registros en 1985. Artículo*: Más info en psico@mijasnatural.com / 607725547 MENADEL (Frasco Martín) Psicología Clínica y Tradicional en Mijas Pueblo (MIJAS NATURAL) *No suscribimos necesariamente las opiniones o artículos aquí compartidos. No todo es lo que parece.
Traducido por el equipo de Sott.net El antiguo físico marino de la JCU, Peter Ridd, afirma que la Gran Barrera de Coral está experimentando una "cobertura de coral récord". "Se trata de datos que se han ido acumulando durante un tiempo y que...

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Psicología MENADEL Clínica y Tradicional

La Psicoterapia (Psicología Clínica Cognitivo-Conductual aplicada con fines terapéuticos) es un proceso de superación que, a través de la observación, análisis, control y transformación del pensamiento y modificación de hábitos de conducta te ayudará a vencer: Depresión / Melancolía Neurosis / Estrés Ansiedad / Angustia Miedos / Fobias Adicciones / Dependencias (Drogas, Juego, Sexo…) Obsesiones Problemas Familiares y de Pareja e Hijos Trastornos de Personalidad . . . Psicología Tradicional (Cuerpo, Alma y Espíritu): “La psicología tradicional y sagrada da por establecido que la vida es un medio hacia un fin más allá de sí misma, no que haya de ser vivida a toda costa. La psicología tradicional no se basa en la observación; es una ciencia de la experiencia subjetiva. Su verdad no es del tipo susceptible de demostración estadística; es una verdad que solo puede ser verificada por el contemplativo experto. En otras palabras, su verdad solo puede ser verificada por aquellos que adoptan el procedimiento prescrito por sus proponedores, y que se llama una Vía”. (Ananda K Coomaraswamy) La Psicología no trata únicamente patologías. ¿Qué sentido tiene mi vida? El Autoconocimiento, el desarrollo interior es una necesidad de interés creciente en una sociedad de prisas, consumo compulsivo, incertidumbre, soledad y vacío. Conocerte a Ti mismo como clave para encontrar la verdadera felicidad. Estudio de las estructuras subyacentes de Personalidad Técnicas de Relajación Visualización Creativa Autosugestión Armonización Energética Desbloqueo de Experiencias Pasadas Exploración de la Consciencia Desde la Psicología Cognitivo-Conductual hasta la Psicología Tradicional, adaptándonos a la naturaleza, necesidades y condiciones de nuestros pacientes desde 1992 ★ September 28, 2021 at 08:06PM
Psicología MENADEL Clínica (psicoterapia cognitivo-conductual) y Tradicional (Cuerpo, Alma y Espíritu).

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ACLARACIONES PROGRAMA 1 - La Clave Cultural TV


El director de nuestro programa aclara nuestra filosofía, y la polémica que surgió durante el debate científico del pasado 18 de septiembre sobre la pandemia...

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VIAJE EUROPEO DE LA VIOLA DA GAMBA « MusicaAntigua.com

FAHMI ALQHAI Y ACCADEMIA DEL PIACERE LLEVAN SU MÚSICA EN OCTUBRE A ALEMANIA, PAÍSES BAJOS Y BÉLGICA. Tras un 2021 de “idas y vueltas”, donde los más prestigiosos espacios de Portugal o Luxemburgo, entre otros, han abierto sus puertas a la música del creador sevillano, en próximos meses recalará en importantes escenarios de Alemania, Francia e incluso Emiratos Árabes. Dentro de este torbellino de actuaciones europeas y mundiales, Alqhai, revolucionario de la viola da gamba, y Accademia del Piacere trabajan en su próximo estreno: la recuperación histórica de “Colombina”, una joya renacentista que “volverá a la vida” a la par que muera el año que nos sostiene. Internacionalmente reconocido como uno de los principales creadores y revolucionarios en la actualización e interpretación de repertorios históricos, y uno de los más prestigiosos intérpretes de viola da gamba mundiales, Fahmi Alqhai recorre a lo largo del presente 2021 los teatros y espacios culturales más prestigiosos de Europa y Asia, junto a Accademia del Piacere, de la que es su director, con los diversos proyectos historicistas que ha desarrollado en los últimos años. Fahmi Alqhai, maestro creativo y al tiempo un riguroso historicista, brilla entre los más virtuosos y principales violagambistas mundiales del momento, por hacer de este instrumento un arma que lleva más allá de los clásicos horizontes a los que cualquier músico llega, destacando por salir constantemente de su zona de confort para explorar nuevos universos en los que poder desarrollar la música que puede interpretar este antiguo instrumento. Demostrando una especial y grandiosa versatilidad, ante las decenas de diferentes programas que, junto a la Accademia del Piacere, interpreta por los principales escenarios de toda la geografía mundial, Alqhai es bandera del mestizaje, algo que muestra en las constantes colaboraciones que en forma de diálogo desarrolla en dichos espacios con las más importantes voces del actual panorama musical. Y es que, según la revista Gramophone, la principal publicación mundial sobre música clásica, “Alqhai ha llevado a la viola da gamba a un nuevo terreno de gozoso potencial”. Tras la última e inolvidable cita musical del extraordinario violagambista, vivida en el Festival Internacional de Verano de El Escorial, lugar donde ofreció junto a la Accademia del Piacere, de la que es director, el programa ‘Rediscovering Spain’, Alqhai se enfrenta a un grandioso mes de octubre, que arrancará precisamente con este mismo trabajo, en Alemania: un programa que indaga en la recuperación de la práctica instrumental, en este caso hispana, y de la lectura musical de los siglos XVI y XVII, alejándose de la somera interpretación de las fantasías, diferencias y glosas —ya creadas en dicha época como ejemplo de una praxis— y centrándose en la pura creación e interpretación según los verdaderos criterios historicistas: el auténtico objetivo y fin de los músicos en todas las épocas. CITAS EN ALEMANIA, HOLANDA Y BÉLGICA: GIRA EN EL FESTIVAL DE MÚSICA ANTIGUA DE UTRECHT Será el día 3 de octubre cuando ‘Rediscovering Spain’, junto a otras piezas seleccionadas del siglo XVII, puedan disfrutarse en el Museo Wallraf-Richartz, de Colonia (Alemania), con Nuria Rial como solista invitada. Será esta una actuación sumamente especial, organizada por la Embajada de España en Alemania, como actividad complementaria de una exposición dedicada a Ribera, Zurbarán y Murillo por el Museo Wallraf-Richartz. Solamente un día después, todos los amantes de la música en Alemania tendrán una segunda oportunidad de rendirse ante esta sinigual actuación, pues Alqhai y la Accademia viajarán hasta Jülich (Renania del Norte-Westfalia), con el programa ‘Rediscovering Spain’, poniendo así de manifiesto la importancia artística que en el país alemán está siendo otorgada, desde hace ya varios años, al pródigo violagambista sevillano. Tras estas actuaciones, llegará el que es uno de los hitos más importantes para Fahmi Alqhai durante 2021. Junto a la Accademia del Piacere y la soprano Nuria Rial, se presentarán en el Festival de Música Antigua de Utrecht (Holanda), el Festival de música antigua de mayor importancia y renombre a nivel mundial, dentro de una gira tremendamente especial y esperada desde hace más de un año, pues ha sido pospuesta en varias ocasiones por la pandemia del COVID-19. Ahora, una vez retomada, llevará a este violagambista a recalar durante cinco días en cuatro de las principales ciudades holandesas, con el programa ‘Muera Cupido’, un laureado programa de Fahmi Alqhai que el pasado 2020 recibió el Premio al Mejor Recital de Ópera, de los Premios Opus Klassik, unos premios herederos de los Echo, los galardones más prestigiosos del sector de la música clásica en Alemania. Alqhai y la Accademia iniciarán esta gira el día 6 de octubre en Utrecht, para seguir el día 7 en Ámsterdam, el 8 en Eindhoven, el día 9 en Maastricht y por último, el 10 de octubre, llegará hasta Bélgica, para sorprender al público de Amberes. Tras este importante periplo europeo, Alqhai retomará su gira por la Península Ibérica, en la cual, este violagambista que de por sí ya posee toda una personalidad multicultural, y musicalmente tan fuerte como inquieta, seguirá potenciando los distintos proyectos que lo han llevado a hibridar y dialogar la música antigua con otros estilos y sones, especialmente con una de las facetas más propias del andaluz, como es el flamenco y la música popular tradicional de la comunidad. Nos encontramos ante todo un estudioso y apasionado por la recuperación, un icono del panorama actual musical, que tras criarse entre Sevilla (España) y Homs (Siria), y unos inicios musicales autodidactas en el rock, conoció a fondo la ortodoxia del historicismo musical durante largos años de estudios con Vittorio Ghielmi y Ventura Rico, y a través de conciertos junto a artistas de la talla de Jordi Savall. En esta línea de estudios y recuperaciones y dentro de su colaboración con la cantaora Rocío Márquez, el proyecto ‘Diálogos de viejos y nuevos sones’, que ya se puso en escena en febrero de este 2021, en una doble y muy aplaudida función en la Philharmonie de Luxemburgo, volverá a representarse el día el 23 de octubre en Adra (Almería), para también llegar el 5 de noviembre a la ciudad portuguesa de Queluz. Antes de esta cita en Portugal, Fahmi Alqhai volverá a enamorar una vez más al público de su Sevilla natal. Esto ocurrirá el día 27 de octubre, en la Espacio Turina de la capital de Andalucía, que recibirá al afamado violagambista “a solo”, para enfrentarse al programa ‘Bach & Abel’, y mostrándose, una vez más, en un “mano a mano” taurino-musical con la viola da gamba, un instrumento que gracias a Alqhai, según The Sunday, “entierra su reputación como instrumento sobrio y contenido. Alqhai no puede resistir la tentación de hacer más atractiva la música de Sanz o incluso de Rameau, con percusión exótica por aquí o pizzicatos jazzeros del contrabajo por allá”. CANCIONERO DE LA COLOMBINA: UNA NUEVA RECUPERACIÓN HISTÓRICA Dentro de toda estos periplos concertísticos de Alqhai durante octubre, y ante un mes de noviembre que también lo llevará hasta Herne, en Alemania, destaca la cita que con tanto cariño está trabajando la Accademia del Piacere, y que verá la luz el día 8 de diciembre en el Espacio Turina de Sevilla, con el estreno absoluto de “Cancionero de La Colombina”: la recuperación histórica de uno de los grandes monumentos musicales del Renacimiento español, como es el “Cancionero de la Colombina de Sevilla”, que se ha conservado durante cinco siglos en la Biblioteca del mismo nombre de su Catedral, y que ahora vuelve a la luz, gracias a este proyecto, que encabeza Fahmi Alqhai, y que se encuentra apoyado por la beca Leonardo de la Fundación BBVA. Una vez más Alqhai muestra su amor por la música y la recuperación: todo un artista que siempre defiende que la música le aporta felicidad, y quiere “que el público disfrute”, que es lo que él mismo dice que intenta comunicar, que la música “les llegue a través de la emoción”. FAHMI ALQHAI: LA REVOLUCIÓN DE LA VIOLA DA GAMBA Fahmi Alqhai, Giraldillo de la Bienal de Flamenco 2012 y 2016 está considerado internacionalmente “uno de los más grandes violagambistas de nuestro tiempo” (Pablo J. Vayón, Diario de Sevilla, España. Octubre de 2001) y uno de los mayores renovadores de la interpretación de la música antigua, gracias a su concepción actual, arriesgada y personal del acercamiento a los repertorios históricos: “la música antigua parece recién creada gracias a su inspiración y poder comunicativo” (Javier Pérez Senz, EL PAÍS, August 2015). Nacido en Sevilla en 1976 de padre sirio y madre palestina, ha hecho de la viola de gamba “el vehículo perfecto para su artesanía musical (…) lleva el instrumento a un nuevo terreno de gozoso potencial (…) Un feliz tributo a todo lo que la viola pudo haber sido, y puede aún ser.” (Carolina Gill, GRAMOPHONE, Reino Unido, mayo 2014). Ha formado parte de numerosos y afamadísimos grupos de música antigua, entre ellos Hesperion XXI (Jordi Savall), con el que ha girado por todo el mundo durante más de 10 años. Fundó en 2002 Accademia del Piacere, conjunto del que es director, como proyecto propio para la creación e investigación artística y musical, “una soberbia herramienta de inteligencia para maquinar producciones sencillamente excelentes”, (Revista Melómano, 2019). Con Accademia del Piacere ha colaborado con artistas de la talla de las sopranos Nuria Rial y Mariví Blasco, el cantaor Arcángel, el tenor Juan Sancho, la cantaora Rocío Márquez, los guitarristas flamencos Dani de Morón y Miguel Ángel Cortés, la soprano Raquel Andueza, la vocalista árabe Ghalia Benali, el percusionista Agustín Diassera, los clavecinistas Tomeu Seguí y Javier Núñez, la soprano Hana Blažíková, la bailaora Patricia Guerrero, la cantaora Carmen Linares, la soprano Roberta Mameli, o el coreógrafo y bailarín Antonio Ruz. En 2007, junto a su hermano Rami Alqhai, crea el sello discográfico ALQHAI & ALQHAI, con el que produce y graba sus proyectos musicales, con 11 obras editadas en el mercado. Entre otras distinciones, el pasado 2020 recibió una Beca Leonardo de la Fundación BBVA por el Proyecto Colombina de recuperación patrimonial del manuscrito homónimo (siglo XV), que ahora verá la luz en diciembre de 2021. Desde 2009 es director artístico del FeMÀS, Festival de Música Antigua de Sevilla, considerado repetidamente, desde que se desarrolla bajo su dirección, como el mejor festival de su especialidad en España, con una programación que combina las grandes propuestas internacionales con los grupos españoles y locales, mostrando su compromiso con el tejido productivo cultural. FAHMI ALQHAI – OCTUBRE 2021 3 de octubre: Museo Wallraf-Richartz, Colonia (Alemania). Programa: Rediscovering Spain. 4 de octubre. Jülich (Alemania). Programa: Rediscovering Spain. Del 6 al 10 de octubre: Gira en el Festival de Música Antigua de Utrecht (Holanda). Programa: Muera Cupido. 6 de octubre: Utrecht, TivoliVredenburg 7 de octubre: Ámsterdam, De Waalse Kerk 8 de octubre: Eindhoven, Muziekgebouw Eindhoven 9 de octubre: Maastricht – Sint-Janskerk 10 de octubre: Amberes (Bélgica), AMUZ 23 de octubre. Adra (Almería). Programa: Diálogos de viejos y nuevos sones. 27 de octubre: Sevilla, Sala Turina. Programa: Bach & Abel Artículo*: MusicaAntigua Más info en psico@mijasnatural.com / 607725547 MENADEL (Frasco Martín) Psicología Clínica y Tradicional en Mijas Pueblo (MIJAS NATURAL) *No suscribimos necesariamente las opiniones o artículos aquí compartidos. No todo es lo que parece.
Tras un 2021 de “idas y vueltas”, donde los más prestigiosos espacios de Portugal o Luxemburgo, entre otros, han abierto sus puertas a la música del creador sevillano, en próximos meses recalará en importantes escenarios de Alemania, Francia e incluso Emiratos Árabes.

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El órgano más antiguo de España vuelve a sonar « MusicaAntigua.com

Las ocasiones de interpretar sobre reconstrucciones de instrumentos de este periodo son muy raras, pues en todo el mundo estas reconstrucciones serán poco más de una docena. Por esta razón, para los que viven en la península es una oportunidad excepcional la que se brinda con este curso. Además, está abierto a todos los interesados y sin ser requeridos conocimientos de música medieval o renacentista. La Catedral de Cuenca, ha abierto el plazo de inscripción a un nuevo Curso Internacional en el marco de ´Música en la Catedral 2021’. Se trata del Curso Internacional de Tablaturas Tardo-Medievales que se celebrará los próximos días 2 y 3 de octubre. La basílica conquense alberga la maravillosa reconstrucción del órgano tardo-medieval de Anaya de la Catedral Vieja de Salamanca llevada a cabo en 2020 por el maestro organero Frédéric Desmottes y cuyo propietario Eric Brottier lo ha prestado a esta institución por un tiempo. Con esta ocasión única, se ha organizado un curso sobre la música que pertenece a su periodo: es decir la música intabulada más antigua que se conoce que se remonta a los siglos XIV y XV. Los participantes podrán trabajar las obras en la misma reconstrucción del órgano Anaya. El curso está abierto a todos aquellos teclistas que tengan ganas de conocer mejor el repertorio tardo-medieval y ganas de tener la ocasión de acercarse a este fantástico instrumento. El curso será impartido por Cristina Alís Raurich, intérprete, musicóloga y pedagoga especializada en música medieval y teclados medievales. Los horarios del curso serán los siguientes: el sábado 2 de octubre, de 10:00 a 13:00 horas y de 15:00 a 19:00 horas y el domingo 3 de octubre de 10:00 a 13:00 horas y de 15:00 a 17:00 horas. Las inscripciones ya están abiertas y pueden realizarse contactando a este e-mail: info@cristinaraurich.cat El repertorio se enviará a los participantes una vez formalizada la inscripción en el curso. El coste de esta actividad es de 60 €. Se puede encontrar la información del curso en esta página web: https://ift.tt/2ZsCUKL Cristina Alís Raurich, estudió piano en Barcelona (España) y La Haya (Holanda) llegando a obtener el diploma de máster en piano. Su interés por la música medieval la llevó a obtener el diploma de máster en teclados medievales en la Schola Cantorum (Basilea). Como organettista forma parte de diferentes grupos de música medieval como “Donnafugata”, “La Douce Semblance”, “La Camera delle Lacrime”, “Vetera”, “Emrys”, entre otros; y colabora también con otros grupos tanto medievales, como de fusión. Ha actuado para radio y TV, y ha aparecido en varios CD’s. Interpreta tanto música medieval como nueva música compuesta para organetto. Cristina es una apasionada de pedagogía en los campos de música medieval, teclados medievales y musicología. Es profesora y asistente de dirección del curso Medieval Music Besalú (España), profesora y coordinadora del curso de verano de San Marino de Música medieval (Italia), profesora en el Centro Internacional de Música Medieval de Montpellier (Francia) y en el Centro Internacional de Música Medieval de La Valldigna (España). Da regularmente talleres, charlas y masterclass en conservatorios y universidades de Europa como el Conservatorio de Lyon en Francia y el Mozarteum de Salzburg en Austria. Habla seis lenguas que le permiten ayudar y guiar a aquellos que quieren aprender música medieval. Ha colaborado con el constructor de órganos históricos Walter Chinaglia para reconstruir el único modelo que existe en el mundo de órgano portativo del s. XIII. Como musicóloga estudia la reconstrucción de órganos medievales, intabulaturas para teclado y la música litúrgica Aquitana. Ha publicado acerca de Carlomagno y la música (2021), y se prevén futuras publicaciones acerca de las tablaturas para teclado. En relación con estas Cristina descubrió una concordancia que ha permitido entender mejor cómo se aplicaban las ornamentaciones en las tablaturas más antiguas que se conocen (del s. XIV). Actualmente está terminando un doctorado en la universidad de Würzburg (Alemania) acerca de un Gradual-Tropario aquitano del s. XIII que fue recientemente descubierto. Colabora también con la edición del Corpus Monodicum de la Universidad de Würzburg. Más información: https://ift.tt/3oeeizH y https://ift.tt/2XYZ1Z9 Otras informaciones. La XI Edición 2021 de ‘Música en la Catedral’ es un evento que, en su décimo primer año, organiza la Catedral de Cuenca. Es posible gracias a los patrocinios de la Fundación ACS, el Patronato Universitario ‘Gil de Albornoz’, la Universidad de Castilla-La Mancha y la Fundación Globalcaja Cuenca. Este año también cuenta con la colaboración especial del Taller de Organería de Frédéric Desmottes y de Eric Brottier, propietario del órgano Anaya. Artículo*: MusicaAntigua Más info en psico@mijasnatural.com / 607725547 MENADEL (Frasco Martín) Psicología Clínica y Tradicional en Mijas Pueblo (MIJAS NATURAL) *No suscribimos necesariamente las opiniones o artículos aquí compartidos. No todo es lo que parece.
Las ocasiones de interpretar sobre reconstrucciones de instrumentos de este periodo son muy raras, pues en todo el mundo estas reconstrucciones serán poco más de una docena.

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Más info en psico@mijasnatural.com / 607725547 MENADEL Psicología Clínica y Transpersonal Tradicional (Pneumatología) en Mijas y Fuengirola, MIJAS NATURAL.

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