Psicología

Centro MENADEL PSICOLOGÍA Clínica y Tradicional

Psicoterapia Clínica cognitivo-conductual (una revisión vital, herramientas para el cambio y ayuda en la toma de consciencia de los mecanismos de nuestro ego) y Tradicional (una aproximación a la Espiritualidad desde una concepción de la psicología que contempla al ser humano en su visión ternaria Tradicional: cuerpo, alma y Espíritu).

“La psicología tradicional y sagrada da por establecido que la vida es un medio hacia un fin más allá de sí misma, no que haya de ser vivida a toda costa. La psicología tradicional no se basa en la observación; es una ciencia de la experiencia subjetiva. Su verdad no es del tipo susceptible de demostración estadística; es una verdad que solo puede ser verificada por el contemplativo experto. En otras palabras, su verdad solo puede ser verificada por aquellos que adoptan el procedimiento prescrito por sus proponedores, y que se llama una ‘Vía’.” (Ananda K Coomaraswamy)

La Psicoterapia es un proceso de superación que, a través de la observación, análisis, control y transformación del pensamiento y modificación de hábitos de conducta te ayudará a vencer:

Depresión / Melancolía
Neurosis - Estrés
Ansiedad / Angustia
Miedos / Fobias
Adicciones / Dependencias (Drogas, Juego, Sexo...)
Obsesiones Problemas Familiares y de Pareja e Hijos
Trastornos de Personalidad...

La Psicología no trata únicamente patologías. ¿Qué sentido tiene mi vida?: el Autoconocimiento, el desarrollo interior es una necesidad de interés creciente en una sociedad de prisas, consumo compulsivo, incertidumbre, soledad y vacío. Conocerte a Ti mismo como clave para encontrar la verdadera felicidad.

Estudio de las estructuras subyacentes de Personalidad
Técnicas de Relajación
Visualización Creativa
Concentración
Cambio de Hábitos
Desbloqueo Emocional
Exploración de la Consciencia

Desde la Psicología Cognitivo-Conductual hasta la Psicología Tradicional, adaptándonos a la naturaleza, necesidades y condiciones de nuestros pacientes desde 1992.

jueves, 17 de octubre de 2024

Orgoglio italico e genocidio democratico


Orgoglio italico e genocidio democraticoLe durissime parole fuoriuscite dalla bocca del Ministro Crosetto, che si abbattono come una frustata sulle autorità dell’“unica” democrazia in Medio Oriente, farebbero pensare ad un sussulto d’orgoglio italico che abbia “scoperto” come le azioni dell’IDF violino non solo la legalità ma anche le regole internazionali.  Ricordiamo come fino a ieri il nostro governo avesse espresso, assieme a tutti i paesi membri della UE, una persistente giustificazione di fronte ai crimini efferati commessi da oltre un anno dall’esercito israeliano, motivati dal pur sanguinoso attentato terroristico inaspettatamente “consentito” ad Hamas dal più letale ed efficiente dei servizi segreti mondiali, il Mossad.
Le parole del nostro Ministro, cui han fatto eco Macron dalla Francia e il premier Sanchez dalla Spagna, sembrerebbero (finalmente!) un tardivo aut aut ai malavitosi che dirigono lo stato di Israele, dei quali l’uomo di punta Netanyahu non è, come molti vorrebbero farci credere, una scheggia impazzita, bensì l’espressione di un’ampia coalizione di falchi i quali, dopo aver pianto il proprio vittimismo per troppo tempo, pare abbiano “trovato” l’opportunità di uscire allo scoperto senza più nascondere la loro indole criminale, frenata finora solo da una parvenza di diritto internazionale, al quale dovevano loro malgrado rendere conto.
Tornando alla nostra destra, non dimentichiamo come, per poter governare, abbia sempre fatto il mea culpa sui legami di continuità, peraltro ormai lontanissimi, con il ventennio fascista e per ripulirsi dall’identificazione con il “male assoluto”, e i suoi esponenti si siano di volta in volta prostrati in cerca di legittimazione come tanti zerbini innanzi ai vari governi succedutisi a Tel Aviv. Destra che ha abiurato totalmente non solo i valori tradizionali (ammesso che ne abbia mai avuto qualcuno!) ma ha anche evitato qualsiasi atteggiamento di contrapposizione al governo sionista, che potesse creare disappunto e suscitare reazioni degli ambienti ebraici italiani, totalmente filo-sionisti. Della sinistra, del resto, ricordiamo le ininterrotte e continue accuse di antisemitismo verso chiunque provasse a manifestare il proprio dissenso di fronte ai misfatti dello stato ebraico.
Le affermazioni dell’incaricata Bilderberg e filosionista Lilly Gruber, secondo la quale l’Unifil rappresenta un ostacolo all’avanzata dell’IDF, mostrano quanto veramente contino per certi ambienti le regole del diritto internazionale, che dovrebbero assicurare l’intoccabilità dei contingenti ONU di pace, istituiti proprio per fare peacekeeper tra due stati antagonisti, o comunque non collaboranti. Idea rilanciata dal Riformista, che accusa «…le Nazioni Unite [di rappresentare] il complemento disarmato di una generale resistenza anti-israeliana». Questa “illuminata” affermazione ci fa comprendere il motivo del susseguirsi di attacchi contro le forze di pace; colpevoli di non aver eliminato i cattivi Hezbollah nella loro guerra contro Israele, equiparandoli così ai nemici del sedicente popolo eletto.
Non è facile ipotizzare che, dopo la dura (!) presa di posizione di Guido Crosetto, Netanyahu raduni i vertici di Israele per cambiare condotta e chieder scusa a tutte le vittime dei recenti massacri perpetrati. Né, tanto meno, che il linguaggio adottato dai tre rappresentanti europei induca Israele a riveder le proprie strategie. Anche perché nulla fa pensare che i nostri rappresentanti arrivino al punto di bloccare le forniture di armi e attuare sanzioni economiche contro quel paese, passando così dalle parole ai fatti.
Poiché purtroppo sappiamo che il coraggio non è un requisito che caratterizzi i nostri attuali leader, ancora una volta accadrà che, dopo aver alzato i toni per rabbonire l’indignazione e il montante sentimento anti israeliano della gente comune, essi saranno convocati riservatamente dai “persuasori” USA che, con le buone o con le cattive (ma, siamo certi, non ce ne sarà bisogno!), discretamente e senza troppo chiasso li convinceranno a dimenticare l’eccesso di difesa del piccolo Bibi. Magari modificando il regolamento internazionale dell’ONU, poiché quando si tratta del loro prezioso alleato, per gli americani le deroghe al diritto sono sempre possibili e praticabili. Che “si fottano”, dunque, l’Unifil e i caschi blu; e se solo si provano a bloccare e ostacolare l’avanzata dell’IDF, saranno (giustamente) presi a cannonate. Anche perché non si può certo fermare la macchina da guerra messa in moto da Israele, proprio ora che è alla loro portata un’occasione irripetibile per chiudere tutti i conti con i nemici che ne mettono a rischio l’esistenza.
Eh sì! Finché sventolerà sul Medio Oriente la bandiera con la stella di David, saranno garantiti l’esercizio e la tutela dei valori democratici, e nessun genocidio sarà mai così grave e insopportabile, se commesso nel nome della democrazia, di cui l’Amerika è da sempre l’annunciatrice e Tsahal il (feroce) braccio armato.
Appunto, finché…
BarCa

- Enlace a artículo -

Más info en https://ift.tt/N9a4mix / Tfno. & WA 607725547 Centro MENADEL (Frasco Martín) Psicología Clínica y Tradicional en Mijas. #Menadel #Psicología #Clínica #Tradicional #MijasPueblo

*No suscribimos necesariamente las opiniones o artículos aquí compartidos. No todo es lo que parece.

No hay comentarios:

Publicar un comentario